Bora-hansgrohe, ufficiale l’arrivo di Primoz Roglic: “Uno dei migliori al mondo, sarà ispirazione per crescere ancora”

Primoz Roglic ha firmato con la Bora-hansgrohe.  Dopo la partenza di Peter Sagan un nuovo momento chiave nella storia del team tedesco, con il quale lo sloveno ha siglato un accordo pluriennale diventandone il nuovo punto di riferimento dunque almeno sino al termine del 2025. Il vincitore di tre Vuelta a España e del Giro d’Italia 2023 saluta dunque dopo otto anni una Jumbo – Visma di cui era diventato il riferimento assoluto nel momento in cui ha ormai perso quello status e la possibilità così di ambire all’unico grande traguardo che gli manca, ovvero il successo al Tour de France solo sfiorato nel 2020.

Sono entusiasta di questa nuova avventura e non vedo l’ora di iniziare – commenta il classe 1989 – Anche se cambiare squadra per me è come esplorare nuovi territori, ma avevo bei ricordi dell’incontro che avevamo avuto anni fa e questo ha reso le discussioni molto più facile. Il fattore decisivo è stato tuttavia che la squadra si è dimostrata molto motivata a lavorare con me e che avevamo la stessa idea di partenza”

Sensazione condivisa dal patron Ralph Denk: “Ci siamo incontrati otto fa, ma non solo incontrati, gli avevamo anche fatto una offerta. L’ho ritrovata ieri nel mio ufficio e non basta aggiungerci uno zero per arrivare a quella di oggi (ride, ndr). Quando ho sentito le voci della fusione, ho ascoltato bene le sue interviste e ho sentito che non era proprio felice della situazione. Primoz non mi sembrava proprio felice di come andavano le cose durante la Vuelta. Ci siamo incontrati ed era disponibile a parlare. Da quel momento le cose sono andate molto velocemente fino alla firma ufficiale”.

Poche settimane dunque per arrivare ad un accordo che sposta notevolmente le forze in campo, aggiungendo la formazione tedesca tra le grandi squadre in grado di competere per il grande obiettivo Tour de France, issandosi tra le corazzate al pari di Jumbo – Visma e UAE Team Emirates, superando anche la Ineos Grenadiers. Un salto di qualità non da poco che la squadra è pronta ad affrontare.

“Per noi è una bella sensazione poter essere finalmente una squadre che può davvero ambire al successo al Tour de France – aggiunge il team manager – Sappiamo che non è l’unico, che serve anche fortuna, ma è bello ora poter ambire a quel livello. Primoz ha grande personalità e può ispirare la nostra squadra a crescere ancora“.

L’arrivo dello sloveno sarebbe così un bene anche per molti corridori ai quali in qualche modo va a togliere spazio: “Prima dell’arrivo di Roglic ho parlato con tutti i corridori del nostro organico, partendo ovviamente da coloro che sono stati rivali sinora di Roglic. Il ritorno da parte loro è sempre stato positivo e penso che l’arrivo di Roglic possa essere prezioso anche per loro. Corridori come Vlasov, Kamna e Hindley saranno ancora importanti per noi”.

Non solo al servizio del nuovo leader unico, ma anche chiaramente per giocarsi le loro carte in prima persona: “Il nostro calendario è molto grande, forse anche troppo. Possiamo fare un buon piano in cui possiamo rispettare obiettivi individuali di tutti i nostri corridori, a partire da Roglic, ma anche di altri uomini di classifica. Prima di farlo comunque abbiamo bisogno di conoscere i percorsi, che al momento non sono stati resi noti. A quel punto potremo sederci tutti assieme per lavorare e bilanciare al meglio i calendari di tutti”.

A poterne beneficiare in particolar modo potrebbe essere anche il giovane Cian Uijtdebroeks, del quale si vocifera una possibile partenza: “Non credo l’arrivo di Roglic cambi il nostro approccio con Uijtdebroeks. Sono molto soddisfatto di quel che abbiamo raggiunto assieme in questo percorso di crescita sinora, iniziato sin dalle giovanili. Per come la vedo io l’arrivo di Roglic è un valore aggiunto anche per lui, perché sento che hanno la stessa mentalità ambiziosa e di amore per il ciclismo, vedo molte similitudini fra loro e penso che possa imparare davvero molto da Roglic”.

Riguardo il budget, ovviamente non viene confermata né smentita la cifra di 5,5 milioni che lo sloveno andrebbe a percepire, ma viene fatta una precisazione importante riguardo alcune speculazioni degli ultimi giorni:  “L’accordo con Primoz non è fatto con i soldi della Red Bull o di altri nuovi sponsor. Sono soldi nostri, della squadra. Avevamo alcuni soldi da parte dopo questi anni di bilancio positivo e sono questi i soldi che useremo. Non c’è dunque un aumento del nostro budget. Abbiamo usato soldi risparmiati negli anni precedenti, non ci sono nuovi sponsor né un partner già presente ha investito di più per questo arrivo“.

Un innesto che attualmente non porta ad altre novità in organico: “Abbiamo già trenta corridori in organico ormai. Abbiamo già un organico importante e Roglic non ci ha chiesto altri uomini. Riguardo il suo allenatore, potrebbe essere una buona aggiunta per noi, ma al momento non abbiamo ancora un accordo con lui. Per adesso Roglic arriva da solo, poi vedremo il resto e lo comunicheremo in futuro”.

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