UCI, David Lappartient precisa: “Una corsa non si fermerà per un singolo positivo al coronavirus. Sono ottimista per il Tour”

David Lappartient spiega alcune delle possibili situazioni relative al coronavirus. Il protocollo emanato dall’UCI, da rispettare durante le corse sia da parte dei team sia da parte dell’organizzazione, ha dato indicazioni precise su come comportarsi per evitare il rischio di contribuire alla diffusione della pandemia. Ciò nonostante, rimane legittima una domanda: cosa succederebbe se un corridore risultasse positivo al coronavirus? Lui certamente verrebbe escluso dalla corsa, come avvenuto per Silvan Dillier poco prima del via delle Strade Bianche 2020, ma chiaramente sorgerebbe il problema di come comportarsi con i compagni di squadra e con gli altri membri del plotone con cui è stato in contatto, più o meno stretto.

Rimango ottimista sul fatto che il Tour de France andrà avanti” ha dichiarato il presidente dell’UCI in un’intervista a Cyclingnews, dovendo però poi ammettere: “Non esiste il rischio zero. Ma seguo le cose da vicino con gli organizzatori della corsa e almeno ad oggi sono ottimista sul fatto che la corsa si terrà. Sarà il più sicuro possibile. Il rischio è maggiore in alcune zone d’Europa che nel plotone. Ci sono focolai che stanno emergendo dappertutto, e potrebbe emergerne uno in una città in cui dovrebbe passare la corsa. Non possiamo controllare questi aspetti, quindi possiamo solo tenere le dita incrociate e rispettare il fortissimo protocollo che abbiamo creato”.

Lappartient ha poi precisato: “Una corsa non si fermerà se c’è un caso positivo, anche se nessuno sa se la corsa arriverà alla fine. Ovviamente, ogni corridore positivo sarà escluso dalla corsa. Poi dovremo controllare i casi di contatto, quelli che hanno avuto un contatto diretto con il corridore, seguendo le regole della World Health Organisation. Magari anche alcuni di loro dovranno lasciare la corsa. Dovremo anche parlare con le autorità locali perché decidono le regole nazionali per i casi di positività. Sotto le regole di alcune nazioni, il resto del team potrebbe continuare, ma forse non in altre nazioni“.

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