Ag2R La Mondiale, Silvan Dillier fermato dal Coronavirus: “Ma sto benissimo, il sistema sanitario è uno scherzo”

Oggi, sabato 1 agosto, avrebbe dovuto tornare in gare dopo cinque mesi di inattività. E avrebbe dovuto farlo in una corsa fra le più affascinanti al mondo, la Strade Bianche 2020. Invece, Silvan Dillier, che era stato anche indicato fra i selezionati dell’Ag2R La Mondiale, dovrà rimanere a casa, in Svizzera. Motivo? La sua positività ai test per il Coronavirus. Lo svizzero, secondo alla Parigi-Roubaix 2018, è costretto in isolamento con la famiglia e dovrà quindi rinunciare alle prime gare del nuovo calendario UCI. Lui, però, non è per nulla convinto di quello che gli sta succedendo.

Il risultato positivo al test è arrivato a Dillier poco prima della sua partenza per l’Italia. L’elvetico, però, dice di essere completamente asintomatico. “Mentalmente mi sento malissimo – le sue dichiarazioni a Blick – Sono la persona più sana sulla terra. Ho dei dubbi sull’esito del mio test, anche perché ne ho fatti altri in questi ultimi giorni e sono stati tutti negativi. Ho fatto anche gli esami del sangue ed era tutto normale”. Così, il laboratorio a cui il corridore dell’Ag2R si è rivolto starebbe riguardando anche i test precedenti, quelli dall’esito positivo.

Dillier deve comunque, per ora, rinunciare alla corse e restare in isolamento, così come la sua famiglia. “Questo non è giusto. Mia moglie ha fatto il test ed è negativa. L’intero sistema sanitario è un maledetto scherzo. Secondo me, questo significa imprigionare delle persone sane. Se fossimo stati sintomatici e avessimo potuto infettare altri, le misure sarebbero state giuste, ma così non è corretto”.

Oltre alla Strade Bianche, lo svizzero aveva in programma anche il Giro di Polonia, che inizia il 5 agosto. Molto probabilmente dovrà rinunciare anche a quello.

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