Lite in casa, Pieter Weening condannato a 80 ore di servizi sociali per minacce e aggressione

Pieter Weening condannato per aver minacciato la sua ex moglie e aggredito il fratello di lei. Un Natale dallo spirito ben diverso quello che è andato in scena lo scorso anno a casa dell’ex professionista neerlandese, che è stato riconosciuto colpevole di alcuni reati a lui ascritti, pur venendo scagionato da altri. Weening ha infatti commesso violenza fisica, avendo inoltre estratto un coltello, con il quale ha minacciato l’ex moglie e il fratello di lei, ma anche lui ha riportato alcune ferite, in particolare alla mascella, che si è poi rivelata rotta. Secondo quanto riporta il quotidiano AD, Weening avrebbe inoltre preso una bottiglia di liquore per difendersi e questo status sarebbe stato riconosciuto dalla magistratura.

L’ex corridore 41enne aveva in precedenza anche chiamato la polizia, prima di affrontare nuovamente l’ex cognato. All’arrivo degli agenti, Weening ha chiesto loro la pistola, minacciando di usarla per sparare a tutti. Secondo quanto riporta nuovamente AD, “dopo una visita in ospedale quella sera, Weening ha trovato ancora gli ex parenti a casa, minacciando il cognato con il coltello”. Trovatosi a giudicare una situazione in cui entrambe le parti hanno evidenziato dei torti, il tribunale ha dunque assolto Weening per alcune imputazioni, riducendo la sua pena, poiché non è stato il corridore ad infliggere il primo colpo, subendo lui stesso delle lesioni fisiche.

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