Calendario, il presidente della FCI Di Rocco fiducioso: “Non escludiamo di fare qualche gara a metà luglio”

La Federazione Ciclistica Italiana continua a lavorare al calendario delle corse. Nelle scorse giornate è stata presentata all’UCI una bozza contenente le date che vorrebbero essere chiesta al massimo organismo internazionale per far svolgere le competizioni nel nostro Paese. Richieste che prevedono anche spostamenti importanti, tra cui lo svolgimento del Lombardia nel mese di agosto. Il fulcro della stagione rimarrà ovviamente il Giro d’Italia 2020, per cui sembra difficile immaginare date diverse dal 3-25 ottobre ormai stabilite anche da RCS. La speranza è poi riuscire a organizzare una ripartenza anticipata rispetto al primo agosto, giorno in cui sono previste le Strade Bianche 2020, magari mettendo qualche classica o breve corsa a tappe già nella seconda metà di luglio.

Il presidente della FCI Renato di Rocco ha parlato con chiarezza ai microfoni di Rai Sport: “Un tentativo di correre a porte chiuse è stato fatto con la Parigi-Nizza. Ci sono ancora due mesi e mezzo tra qui e la ripresa delle corse, vedremo di trarre le giuste direttrici da altre esperienze sportive. Attendiamo il Dpcm del 18 maggio. Non escludiamo, se fosse possibile, di partire anche con qualche gara prima da metà luglio“.

Il numero uno della federazione nazionale ha poi proseguito: “Sono fiducioso su una buonissima partecipazione al Giro d’Italia. Ci saranno delle scelte importanti, ma per il calendario sarà fatta una scelta molto qualificata. Tanti atleti preferiscono correre in Italia, e molti opteranno per venire a prepararsi da noi durante il mese di agosto e, se possiamo, anche prima”. Per il momento, tra i grandi nomi attesi al via della corsa rosa solo Richard Carapaz e Jakob Fuglsang hanno confermato la loro presenza, mentre Romain Bardet ha annunciato il cambio di programma per andare al Tour de France 2020. Molto dell’appeal della competizione dipenderà, realisticamente, dalla scelta di Vincenzo Nibali, che aveva puntato il Giro d’Italia 2020 in vista di Tokyo ma potrebbe rivedere i suoi piani.

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