Belgio, Boonen guarda al futuro: “Punto su Philipsen per le classiche. Troppa attenzione non giova a Evenepoel”

Tom Boonen fa le carte ai giovani talenti belgi appena approdati nel professionismo. Abbandonata l’attività due stagioni fa, al termine di una campagna del Nord che lo ha visto fallire l’assalto a una quinta Parigi-Roubaix che lo avrebbe consacrato definitivamente nella storia della Regina delle Classiche, l’iridato di Madrid 2005 e uomo simbolo della Quick Step per oltre due lustri, guarda oggi con curiosità e interesse ai connazionali che si affacciano tra i grandi. Già consigliere della Lotto Soudal nella passata stagione, grazie anche alla presenza del padre nell’azienda Ridley che fornisce le biciclette a Tim Wellens e soci, il 38enne di Mol è stato interpellato soprattutto sulle possibilità future di Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step) e Jasper Philipsen (UAE Team Emirates), entrambi debuttanti con ottimi risultati in questo primo scorcio di stagione.

L’iridato a cronometro e nella prova in linea Juniores di Innsbruck, passato tra i pro ad appena 18 anni, è infatti subito salito sul podio in occasione della cronometro della Vuelta a San Juan: “È un corridore di classe – ha sottolineato Boonen al magazine belga Humo – ma tutta quell’attenzione mediatica non gli fa bene. Parliamo di un ragazzo che ha caratteristiche diverse dalle mie, tagliato per le grandi corse a tappe. Ma ho paura delle ripercussioni se le cose non dovessero andare bene. Non ho mai dubitato delle sue qualità, è il miglior giovane che abbia mai visto ma bisogna dargli tempo per esprimere il suo potenziale. E se le cose non dovessero funzionare, bisognerà essere bravi a stargli accanto per superare quel momento. Quando ho debuttato tra i professionisti solo chi mi conosceva davvero sapeva a fondo quanto valessi, il resto del mondo no”.

Philipsen, vincitore di una tappa al Giro d’Italia Under 23 e al Tour of Utah lo scorso anno, ha invece immediatamente rotto il ghiaccio al Tour Down Under. Le due speranze del movimento belga si incroceranno alla Volta ao Algarve a partire dal prossimo 20 febbraio: “Per le classiche mi aspetto molto da lui – ha concluso Boonen – perché se un corridore vince subito in una competizione di alto livello come quella australiana, significa che è davvero forte”.

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