Presentazione Percorso e Favoriti Etoile de Bessèges 2019

L’Etoile de Bessèges 2019 fa entrare nel vivo il calendario francese. La prima corsa a tappe transalpina prende infatti il via a quattro giorni dal GP La Marseillaise tagliando il traguardo delle 49 edizioni in coda a un periodo travagliato e che aveva messo a forte rischio la conferma. Il risultato finale è stato quello della riduzione del numero di tappe, che passano da cinque a quattro, mentre nel complesso resta di buon livello la partecipazione, come garantito dalla presenza di ben cinque formazioni World Tour contro le due dello scorso anno. Il percorso della manifestazione che si svolge nel dipartimento di Gard resta inoltre sufficientemente completo e aperto a più tipologie di corridori, come dimostra anche il suo albo d’oro recente. L’inserimento della cronometro finale, confermata anche quest’anno, ha infatti spesso favorito il successo finale di un passista con discrete qualità anche in salita, mentre nelle frazioni precedenti ci sarà spazio per corridori più veloci. Finora l’unico italiano ad aggiudicarsi la rassegna è stato, nell’ormai lontano 2003, Fabio Baldato.

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Albo d’Oro recente Etoile de Bessèges 2019

2018 GALLOPIN Tony
2017 CALMEJANE Lilian
2016 CHAVANEL Sylvain
2015 JUNGELS Bob
2014 LUDVIGSSON Tobias
2013 HIVERT Jonathan
2012 COPPEL Jerome
2011 RAVARD Anthony
2010 DUMOULIN Samuel
2009 VOECKLER Thomas

Favoriti Etoile de Bessèges 2019

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Il forfait last minute di Tim Wellens (Lotto Soudal),unito all’assenza dei vincitori delle ultime due edizioni, Tony Gallopin (Ag2R La Mondiale) e Lilian Calmejane (Direct Ènergie) rende un esercizio complesso rintracciare un vero e proprio favorito. Di alto profilo è il roster proposto dalla Trek-Segafredo che, al netto di un Bauke Mollema la cui condizione non può chiaramente essere quella dei giorni migliori, ha in due passisti resistenti e veloci come Mads Pedersen e Jasper Stuyven alternative valide anche per la classifica generale, col belga che può capitalizzare la sua potenza esplosiva su ogni tipo di tracciato.

In casa Ag2R l’elemento più solido è senza dubbio Alexandre Geniez, mentre per gli sprint e per la tappa mossa non può essere sottovalutato neppure Clément Venturini. Per quanto concerne le altre formazioni World Tour presenti all’appuntamento, la Groupama-FDJ farà affidamento su Marc Sarreau (a segno due volte nella scorsa edizione) per gli arrivi affollati, mentre in ottica GC potrebbe puntare su un Valentin Madouas che già molto di interessante ha dimostrato nella stagione di apprendistato tra i big, senza dimenticare il campione nazionale svedese a cronometro Tobias Ludvigsson che ha già trionfato nel 2014. Pochi i corridori in grado di curare la classifica per la Education First, che pure presenta al via uomini da pavè come Sep Vanmarcke e Sebastian Langeveld, mentre la Lotto Soudal, pur orfana di Wellens, ha già dimostrato al Challenge Mallorca di saper correre alla garibaldina e potrebbe lanciare all’attacco pedine esperte come Maxime Monfort e Sander Armee.

Forte allo sprint e non proprio piantato a cronometro, Christophe Laporte si propone come capitano unico della Cofidis. Già secondo in classifica generale un anno fa, l’alter-ego di Nacer Bouhanni è chiamato a lanciare subito un segnale dopo aver chiuso in calando un 2018 che lo ha visto protagonista assoluto fino a maggio. Tra i transalpini militanti nelle Professional non passano inosservate le ambizioni di Jonathan Hivert (Direct Ènergie), quinto finale dodici mesi or sono e scortato da un Anthony Turgis rinfrancato dalla bella vittoria nel GP La Marseillaise, di un Pierre Rolland (Vital Concept) che cerca subito un guizzo con la nuova maglia e sarà affiancato dall’ottimo Cyril Gautier e di un Brice Feillu (Arkéa-Samsic) che pure da tempo non si esprime più sui livelli che gli appartenevano a inizio carriera.

Tra chi ha offerto segnali già domenica sono meritevoli di una menzione Amaury Capiot (Sport Vlaanderen-Baloise) e Romain Combaud (Delko-Marseille-Provence KTM), con quest’ultimo che potrà far leva anche su un Ramunas Navardauskas inserito all’ultimo momento in squadra. Per la Wanty potrebbe pensare di curare la classifica Yoann Offredo, mentre tra le Continental invitate c’è curiosità per capire se Yoann Paillot (St Michel-Auber 93) riuscirà a ripetere l’exploit di un anno fa, quando grazie al secondo posto nella cronometro terminò la gara sul podio. Per gli italiani sono decisamente poche le speranze di puntare alla vittoria finale. Il nome più altisonante al via è quello dell’immarcescibile Davide Rebellin (Team Sovac Algerie), con Danilo Celano che guiderà invece l’Amore&Vita-Prodir.

Italiani sono anche due dei velocisti più interessanti del lotto. Il primo è senza dubbio Niccolò Bonifazio (Direct Ènergie) che presenta come biglietto da visita l’hat-trick confezionato alla Tropicale Amissa Bongo. Può stupire anche Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy) in tandem con Tom Van Asbroeck e soprattutto Sacha Modolo (Education First), mentre tra gli avversari più agguerriti, oltre ai già citati Laporte, Sarreau, Stuyven e Pedersen, vanno monitorati con particolare attenzione Bryan Coquard (Vital Concept) e Kenny Dehaes (Wallonie Bruxelles).

Percorso Etoile de Bessèges 2019

La riduzione del numero di giornate di gara non ha comportato stravolgimenti nell’impianto tradizionale. Gli organizzatori hanno infatti preferito mantenere la formula classica delle scorse stagioni, creando qualche difficoltà alle ruote veloci con l’obiettivo di mantenere la corsa aperta a più soluzioni e con un ventaglio ampio di pretendenti al successo finale. Difficilmente, tuttavia, la prima tappa sfuggirà alla logica dell’arrivo di gruppo, così come la terza, entrambi su tracciati identici al 2018 e monopolizzati allora da Marc Sarreau (Groupama-FDJ). Nella prima circostanza a presentarsi al traguardo fu un gruppo di 85 atleti, nella seconda di 74 e anche stavolta appare complicato prevedere uno sviluppo diverso.

Inedito è invece il secondo arrivo, posto a La Calmette dopo un lungo circuito, ma anche qui sembrano poche le chance riservate ai coraggiosi, che potrebbero però approfittare del profilo accidentato degli ultimi chilometri che può prestare il fianco ad attacchi. I conti sono destinati allora ad essere risolti dalla cronoscalata dell’ultimo giorno, che propone pendenze interessanti nel finale. La distanza non è affatto proibitiva (10,7 chilometri) e grazie al primo tratto, tendenzialmente piatto, anche i non specialisti potrebbero provare a difendersi, sebbene in quello che conduce all’arrivo saranno inevitabilmente costretti a pagare dazio ai grimpeur.

Tappe Etoile de Bessèges 2019

7 febbraio 2019, 1ª Tappa:  Bellegarde – Beaucaire (162 km)
8 febbraio 2019, 2ª Tappa: Saint-Genies-de-Malgoires – La Clamette (154 km)
9 febbraio 2019, 3ª Tappa:  Bessèges – Bessèges (158 km)
10 febbraio 2019, 4ª Tappa: Alès – Alès (cronoscalata, 10,7 km)

Altimetrie e Planimetrie Etoile de Bessèges 2019

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