Soudal-QuickStep, Patrick Lefevere: “Remco non è una macchina sportiva che decidi se vendere o meno”

Patrick Lefevere continua a costruire il suo team attorno a Remco Evenepoel e non teme la partenza del suo gioiellino. Dopo averlo blindato con un contratto sino al 2026, il team manager della Soudal – QuickStep ha fermamente intenzione di arrivare a grandi traguardi con il campione del mondo ed è convinto che il sodalizio durerà ancora a lungo. Se il budget della corazzata belga negli ultimi anni fa fatica a tenere il ritmo rispetto a quello delle altri grandi squadre, soprattutto quelle che puntano a trionfare nei grandi giri, l’esperto dirigente belga ha più volte mostrato di poter comunque costruire un organico di alto livello, come dimostra la presenza in squadra degli ultimi due campioni del mondo.

La gestione del budget non è per questo semplice, soprattutto se dovessero arrivare offerte pesanti per il suo protetto. “In questo caso dovrei comportarmi da vero uomo d’affari e chiedere ai miei sponsor e al mio proprietario, Zdenek Bakala, cosa ne pensano  – spiega a Het Nieuwsblad – Ma non dobbiamo parlare di Remco come di una macchina sportiva che decidi se vendere o meno. In ogni caso, non è nel suo stile lasciare la squadra. Se Ineos vuole fare un tentativo, gli auguro buona fortuna”.

Proseguono intanto le trattative con alcuni degli uomini di supporto del capitano: “Con Pieter Serry ho un accordo verbale. Il nuovo contratto di Louis Vervaeke era nella mia valigia, ma dopo il suo ritiro non l’ho preso. In linea di principio, anche Ilan Van Wilder è d’accordo, ma il suo manager vuole qualche paragrafo in più sulle garanzie, in modo che di tanto in tanto possa fare di testa sua. Lo capisco, ma non sono favorevole a inserirlo in un contratto”.

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