Movistar, squadra tutta per Landa alla Tirreno

Movistar compatta intorno a Mikel Landa alla Tirreno – Adriatico 2018. La formazione spagnola si presenta dal 7 al 13 marzo con il basco come capitano di una selezione costruita attorno a lui, con il compito di scortarlo in pianura come in salita, cercando anche a cronometro di giocarsela con le grandi squadre. Al fianco del basco ci sarà dunque una squadra che avrà in Andrey Amador un potenziale secondo uomo, come spesso accade con il costaricano, affermatosi in questi anni tra i luogotenenti più preziosi e affidabili, sia in termini di qualità che di quantità.

Il corridore centroamericano sarà prezioso sin dalla cronosquadre iniziale, nella quale assieme a Daniele Bennati e Jasha Sutterlin, che saranno gli uomini deputati a stare accanto al capitano poi nelle lunghe pianure del centro Italia. L’aretino potrebbe provare inoltre a gettarsi nella mischia in caso qualche frazione possa concludersi in uno sprint ristretto, sempre se dovrà osservare quel giorno compiti di gregariato, ai quali ha mostrato di saper dare priorità in questi suoi ultimi anni da preziosissimo uomo-squadra.

Potenziale jolly sarà Nelson Oliveira, corridore che sia in pianura che in salita può dare un contributo importante, con José Arcas e Jaime Roson che saranno invece tra le pedine più importanti per le montagne in favore di un Mikel Landa che spera di potersi mettere in evidenza in una corsa alla quale ha partecipato poco in carriera, senza mai brillare particolarmente. Contro alcuni dei corridori più importanti del panorama internazionale, una affermazione in questo momento della stagione non avrebbe solo valore numerico, ma anche indubbiamente anche psicologico.

E questo senza voler considerare che le gerarchie interne alla squadra sono in linea generale ben definite, ma dimostrarsi affidabile nei grandi appuntamenti permetterebbe all’ex Astana e Sky di poter cercare di guadagnare punti all’interno di una squadra nella quale altrimenti rischia nuovamente di fare il gregario di lusso. Uno scenario che cerca da tempo di evitare, con quel #freeLanda, che lo scorso anno era diventato un tormentone, pronto a riproporsi…

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