Lotto Soudal, Philippe Gilbert spinge John Degenkolb: “Se ritroverà fiducia, tornerà a vincere”

Sono una coppia di nuovi arrivi che, soprattutto in chiave Classiche, può dare, sulla carta, parecchie soddisfazioni alla Lotto Soudal. Ma, se sulle qualità e sulla condizione generale di Philippe Gilbert non ci sono dubbi, visto il suo spettacolare 2019 (con tanto di vittoria alla Parigi-Roubaix), qualche incertezza in più aleggia intorno a John Degenkolb. Il 30enne tedesco sbarca nella formazione belga dopo una stagione, l’ultima con la Trek-Segafredo, che lo ha visto alzare le braccia solo in una frazione del Tour de la Provence. Dalla sua anche il secondo posto alla Gent-Wevelgem, bilancio comunque magro per un corridore che in passato ha saputo fare grandi cose.

Degenkolb, però, trova un incoraggiamento proprio da Gilbert. Il nuovo compagno di squadra dell’uomo di Gera ha infatti speso belle parole, riportate  da Cyclingnews: “Credo in lui e molte persone dimenticano il tipo di incidente che ha avuto, quando un’automobile lo ha investito (nel 2016 – ndr). A volte leggo commenti che dicono che John sia finito, ma loro hanno la memoria corta. Degenkolb ha dovuto subire molte operazioni e penso che abbia perso fiducia e che la squadra in cui era non lo abbia aiutato molto. Ma se noi lo aiuteremo a ritrovare fiducia nei suoi mezzi, allora tornerà ai suoi livelli. Non penso che abbia perso le sue capacità o il suo potenziale e ha dimostrato di essere ancora forte quando ha vinto la tappa di Roubaix al Tour de France 2018. Spero che correremo molto insieme e spero anche che lui vinca parecchio”.

Sulla convivenza proprio con Degenkolb e con l’altra stella della Lotto Soudal, Tim Wellens, Gilbert non ha dubbi: “Tutti e due hanno vinto in passato e Tim ha le sue caratteristiche. Al fine settimana di apertura del calendario delle Classiche (si parte il 28 febbraio con la Omloop Het Nieuwsbladndr) ci presenteremo con una squadra davvero forte. Una situazione simile a quella che c’era alla Deceuninck-QuickStep, visto che avremo tre capitani”.

Il vincitore di quattro Classiche Monumento, che ha come grande obiettivo quella che gli manca, ovvero la Milano-Sanremo, torna a parlare proprio della sua ex squadra: “Sì, all’inizio avrei voluto restare da loro, ma volevo due anni di contratto e Patrick Lefevere non voleva accontentarmi. Poi ho parlato con John Lelangue (il manager della Lotto Soudal, ndr), è emersa la possibilità di un accordo di tre anni e io ho pensato che fosse la cosa giusta da fare. Tre anni sono lunghi, ma è uno scenario che mi dà la possibilità di vincere più corse”.

Inevitabile il paragone fra Lotto Soudal e Deceuninck-QuickStep: “Più forti noi o loro? Hanno cambiato tanto, io sono andato via, come altri, e loro erano dominanti a causa di quel che eravamo insieme. Adesso è diverso, vedremo. Magari sarà un’altra squadra a essere dominante. C’è sempre una formazione migliore delle altre, ma nel 2020 non so chi potrà essere. Forse la Bora, noi o la Jumbo-Visma: lo vedremo rapidamente, alle prime corse dell’anno”.

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