Lotto Soudal, corridori e staff divisi in tre blocchi fissi in base alle corse a cui parteciperanno: i GT saranno il riferimento

La Lotto Soudal ha pensato a un sistema pratico per combattere la diffusione del coronavirus. La formazione belga è stata una delle prime ad annunciare i tagli agli stipendi del personale e dei ciclisti, essendo stata colpita dalla crisi economica collegata al lockdown e alla sospensione delle corse. Ora che la ripartenza sembra vicina il team, che in passato si era espresso con certezza a favore di una scelta consapevole per non creare ulteriori problemi nell’attuale situazione sanitaria, ha escogitato uno stratagemma per riuscire a isolare i corridori e, anche nella peggiore delle ipotesi, limitare il numero di persone contagiate.

Il medico della squadra Jens De Decker ha spiegato a Sporza: “Ci saranno tre blocchi e per formarli i Grand Tour serviranno da riferimento. Un blocco è una successione di corse durante la quale la squadra manterrà gli stessi corridori e lo stesso staff. Sulla carta, sembra la soluzione ideale”. L’idea dunque è fare in modo che lo stesso gruppo di ciclisti corra insieme sostanzialmente da agosto a ottobre, per quanto permesso dalle corse e dal calendario, con poche eccezioni. Una soluzione per evitare una diffusione incontrollata degli eventuali contagi, limitando il contatto tra i compagni di squadra.

In questo modo, ad esempio, Tim Wellens e Thomas De Gendt, i quali hanno annunciato di avere il Tour de France 2020 come obiettivo per la prima parte della stagione, correrebbero insieme anche le corse successive, fino ad arrivare alle classiche. Una scelta in un certo senso inevitabile, dato che di fronte a questo tipo di organizzazione i corridori concentrati sul Giro d’Italia 2020 non potrebbero sicuramente partecipare a Liegi-Bastogne-Liegi 2020, Giro delle Fiandre 2020 e Parigi-Roubaix 2020. I blocchi non saranno comunque impossibili da cambiare, ma prima di passare da un blocco all’altro i corridori e lo staff effettueranno dei tamponi per rilevare la loro eventuale positività al coronavirus.

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