Liegi-Bastogne-Liegi 2023, il Team Jayco si affida a Matteo Sobrero per “concludere la settimana con un risultato importante”

Matteo Sobrero capitano alla Liegi – Bastogne – Liegi 2023. Il corridore piemontese sarà l’uomo di riferimento del Team Jayco – AlUla per la Doyenne in programma questo fine settimana, a caccia di un risultato di prestigio dopo aver mostrato una ottima forma in questa primavera, nonché una discreta dose di sfortuna. Attorno a lui una selezione che avrà il compito di “proteggerlo il più a lungo possibile”, nella quale trovano posto altri due italiani, l’esperto Alessandro De Marchi e il giovane Kevin Colleoni. A completare il team domenica 23 aprile saranno Alexander Balmer, Lawson Craddock, Tsgabu Grmay e Jan Maas.

“Non vedo l’ora che arrivi la Liegi, ultima corsa di queste classiche delle Ardenne – commenta l’ex campione italiano a cronometro – Alla Amstel abbiamo avuto molta sfortuna, ero lì a lottare per un buon risultato, ma ho avuto un problema con la bici, poi anche alla Flèche ero lì, ma alla fine è stato un finale davvero esplosivo. La Liegi è una gara più lunga e il percorso è diverso dalle altre gare, è più duro. Non ho mai corso qui prima d’ora, quindi la ricognizione è importante, ma sono davvero motivato per domenica a dare il meglio di me e a concludere questa settimana con un risultato importante”.

A sottolineare la fiducia del team nell’azzurro è il direttore sportivo Pieter Weening: “Sobrero sarà di nuovo il nostro uomo di punta e cercheremo di proteggerlo il più possibile per dargli una possibilità nel finale in modo che possa puntare a fare risultato. Alla Amstel è stato un po’ sfortunato dopo aver fatto la selezione, ma credo anche che la Liegi gli si addica molto. La Liegi è una delle classiche più dure che ci siano e alla fine bisogna avere buone gambe, tutto dipende dalle gambe. Gli ultimi 100 km di corsa sono davvero duri, si comincia con il Wanne, lo Stockeu e l’Haute-Levèe, è davvero molto dura. Sarà importante essere ben posizionati con Matteo in fondo al Wanne, dove inizia la corsa vera e propria, e poi alla fine dipenderà tutto da come si sentirà dopo che i ragazzi avranno cercato di proteggerlo il più a lungo possibile”.

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