Jonas Vingegaard guarda a Giochi e Mondiali: “A Parigi potrei non essere convocato, Zurigo grande occasione”

Jonas Vingegaard spera nei Giochi di Parigi 2024 ma non sarebbe sorpreso di non essere convocato. Il due volte vincitore del Tour de France farà del terzo successo consecutivo alla Grande Boucle il suo grande obiettivo del prossimo anno, ma tre settimane dopo la corsa che arriverà straordinariamente a Nizza proprio per lasciare il posto alla rassegna olimpica vorrebbe essere nella Ville Lumière per un altro grande appuntamento. Tuttavia, conscio di non essere propriamente un corridore da classiche, specialmente senza grandi salite, il leader della Jumbo – Visma non si considera sicuro del posto per la prova in linea dei Giochi.

“Ho detto ad Anders Lund (il ct danese, ndr) che sono interessato a correre i Giochi, ma mi ha spiegato che non può darmi la certezza della convocazione, anche se voglio esserci – spiega a Ritzau – È qualcosa che capisco bene […] Ovviamente, spero di essere convocato, ma non sarei stupito se non lo fossi. Il CT potrebbe convocare altri quattro corridori. Quando ci sono così pochi posti, non ci sono certezze”.

Il classe 1996 ammette di avere il “sogno di correre ai Giochi prima o poi”, ma è consapevole che “il percorso non è propriamente adatto” alle sue caratteristiche, come invece può esserlo rispetto a corridori come Mads Pedersen, Soren Kragh Andersen e Kasper Asgreen, o corridori come Mikkel Bjerg, Magnus Cort, Andreas Kron e Mattias Skjelmose.

Discorso ben diverso per i Mondiali di Zurigo, che presentano un dislivello complessivo di quasi 4500 metri e un tracciato decisamente più rivolto agli scalatori. “Penso che ai Mondiali invece ci sarò – aggiunge – È più probabile, sia perché ci saranno più convocati, ma anche perché il percorso è più adatto a corridori come me. Non credo che ci saranno molti danesi ai quali il percorso si addice. Sicuramente c’è sempre di meglio, ma questo è probabilmente uno dei percorsi migliori che potrò avere per un mondiale“.

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