Lutto nel ciclismo, morto in un incidente in allenamento il 17enne Matteo Lorenzi

Il ciclismo italiano piange un’altra giovane vittima, il 17enne Matteo Lorenzi, rimasto ucciso in un incidente stradale mentre si allenava per le strade di Civezzano. Lo scontro mortale, che è costato la vita al talento della Us Montecorona, è avvenuto poco dopo le 15.30 del pomeriggio di giovedì 9 maggio. Lorenzi, che stava pedalando a Civezzano, in provincia di Trento, è stato travolto da un furgone che lo ha sbalzato per diversi metri, ma le esatte dinamiche dell’incidente sono ancora in corso di accertamento. Subito dopo il 17enne è stato soccorso sul posto con le manovre salvavita e quindi, con un elicottero dei Vigili del Fuoco, trasportato d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è deceduto poco dopo per via delle gravi ferite riportate.

Lorenzi era al suo primo anno da Juniores con la Us Montecorona, che lo ha voluto ricordare con un toccante post sui loro canali social: “Con immenso dolore e gli occhi pieni di lacrime dobbiamo dire addio al nostro Matteo che oggi ci ha improvvisamente lasciati. Ci stringiamo ai suoi cari con rispettoso silenzio. Ricordando i bei momenti passati assieme ti salutiamo, ci mancherai tanto Matteo”. Uno dei suoi compagni di squadra era Enrico Simoni, figlio del due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto che, intervistato dal quotidiano Dolomiti ha definito l’accaduto una “tragedia assurda”.

Abbiamo perso un ragazzo di 17 anni che faceva sport con un’incredibile passione – ha evidenziato Gilberto Simoni – s’impegnava, non si accontentava, faceva sacrifici, perché il ciclismo è uno sport di grandi fatiche, con poche soddisfazioni, ma quelle che riesci a ottenere valgono tantissimo. Gli allenamenti sono duri, sulle strade che sono sempre più pericolose e poi ci sono le gare. È assurdo. Matteo era al suo primo anno tra gli juniores, la stagione era appena iniziata e la nostra è una bella squadra, formata da un gruppo di bravissimi ragazzi che sono tanto amici. Siamo sconvolti: mio figlio Enrico era tra quelli che lo stava aspettando per allenarsi assieme. È sconvolgente”.

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