Israel Start-Up Nation, Dowsett: “Stagione concentrata sulle Olimpiadi, lo stress dell’anno scorso è alle spalle”

Alex Dowsett ha le idee chiare per il suo 2020. Il corridore britannico ha mostrato evidenti miglioramenti in questa stagione, in cui si è confermato uno dei migliori cronoman al mondo. Quinto negli europei di specialità e soprattutto nella prova contro il tempo iridata, il classe ’88 ha trovato un nuovo contratto per questa stagione, accasandosi all’Israel Start-Up Nation. Un epilogo non scontato, data la situazione di incertezza in cui versava la Katusha-Alpecin, la cui licenza World Tour è poi stata acquistata proprio dalla formazione asiatica, che militava tra i Continental Pro. Senza questioni burocratiche a cui pensare, la testa può fissarsi ora sul grande obiettivo del 2020, le Olimpiadi.

Il 31enne ha raccontato il travagliato finale di stagione in un’intervista a Cyclingnews: “Probabilmente è stato uno dei miei anni migliori in bicicletta, ma uno dei peggiori in termini di stress e incertezza per il futuro. Ora però è tutto alle spalle e vorrei non trovarmi mai più in quella situazione. Ti fa realizzare quanto sei vulnerabile ad alcuni accordi commerciali di cui non hai idea e senti solo dei rumor. Non ero fiducioso nell’avere un posto nel nuovo team, ma lo ero nel vedere il mio contratto rispettato, visto che la squadra non stava andando in bancarotta”.

Dowsett ha poi proseguito ammettendo di puntare con decisione a Tokyo 2020, pur con qualche difficoltà dovuta al format per il quale chi partecipa alla cronometro deve prendere il via alla prova in linea, il cui percorso impegnativo non aiuta di certo i passisti puri: “Come ciclista avevo numerosi obiettivi da raggiungere in carriera, e sono riuscito in molti. Le Olimpiadi erano uno di quelli che pensavo avrei perso, ma penso che dopo i mondiali ho di nuovo una chance. Ho ancora del lavoro da fare perché il gap da Rohan Dennis è ancora di due minuti. Ma di sicuro farò di tutto per provarci. Il percorso collinare della prova in linea non mi aiuta, non posso di certo fare lo steso lavoro di qualcuno come Knox, Geoghegan Hart, i fratelli Yates, Froome o Thomas”.

Infine il britannico ha delineato il proprio programma, consapevole del fatto che questo può subire numerosi cambiamenti: “Inizierò in Australia con la Cadel Evans Great Ocean Road Race e l’Herald Sun Tour. Poi, ma nessuna di queste è confermata al 100%, tornerò in Europa per fare Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro di Romandia e Giro d’Italia. A quel punto smetterò le corse su strada e mi concentrerò sulle Olimpiadi. Questo è ciò che vorrei fare. Se mi consentono di farlo, poi possono chiedermi di fare ciò che vogliono nella seconda parte della stagione. Per me il 2020 sarà orientato sulle Olimpiadi“.

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