Record dell’Ora, Alex Dowsett: “Oggi non è stato un fallimento”

Alex Dowsett fiero del suo tentativo di Record dell’Ora. Il britannico chiude i suoi sessanti minuti percorrendo 54,555 chilometri (534 in meno di Victor Campenaerts, che conserva così il suo primato di 55,089), ma ha confermato che la corsa all’#UCIHourRecord è riaperta. Non solo, ancora una volta ha lanciato un messaggio di grande speranza a tutti coloro che sono affetti da Emofilia, confermando che è possibile conciliare questa malattia con una qualità di vita, con grandissime prestazioni sportive e con l’inseguire comunque i propri sogni.

“Oggi non è stato un fallimento, ma il messaggio che arriva dal provarci e non esserci riuscito è forse più incisivo rispetto a quello di riuscire perché sarebbe stato davvero molto più facile non provarci per niente”, ha commentato subito dopo il suo tentativo nel velodromo di Aguascalientes, ringraziando ancora una volta la sua famiglia per il grande supporto sempre dimostrato sin da ragazzo, “trasformando qualcosa di così negativo in qualcosa di positivo” dal quale è possibile “prendere il meglio”.

Il 33enne britannico, che nel 2015 aveva già ottenuto il record per un breve periodo prima del tentativo vincente del connazionale Bradley Wiggins, sottolinea dunque i grandi aspetti positivi di questa rincorsa: “Avevamo tre obiettivi in questo tentativo e ne abbiamo raggiunti due – aggiunge – 54,555 km è una distanza di cui sono fiero, è quel che avevo nelle gambe ed è il primo sucesso raggiunto. Sono stato in lotta con il record, nei primi trenta minuti andava bene, poi non sono riuscito a tenere quel ritmo. Il secondo, e più importante, è la l’attenzione che abbiamo portato ad una condizione rara come la mia”.

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