Ineos Grenadiers, Filippo Ganna a tutta verso Roubaix: “Ho un solo obiettivo in testa”

I sogni di Filippo Ganna sono ancora tutti intatti. Dopo il secondo posto alla Milano – Sanremo 2023, il portacolori della Ineos Grenadiers ha guadagnato quella consapevolezza nei suoi mezzi che sarà utile a fare il tanto atteso salto di qualità anche nelle corse di un giorno. Fuoriclasse indiscusso della pista e delle prove contro il tempo, infatti, il classe 1996 adesso vuole andare in cerca di nuove sfide. La prima ha la forma di una pesante pietra che il verbanese sogna di poter portare a casa domenica 9 aprile al termine della Parigi – Roubaix 2023. Neanche la caduta alla Gand – Wevelgem sembra aver rallentato il detentore di tre record del mondo su pista, che oggi sarà in gara alla Dwars Door Vlaanderen, prima di pensare alla sfida del giorno di Pasqua.

Sto bene, sono tranquillo – ha raccontato l’azzurro agli inviati de La Gazzetta dello Sport ho un solo obiettivo in testa ed è la Roubaix. Nelle corse di avvicinamento voglio fare il meglio possibile, ma è il 9 il giorno che aspetto […] Ho fatto dei trattamenti fisioterapici e va molto meglio. Mi sono allenato senza problemi. Certo, in gara la spinta cambia notevolmente rispetto all’allenamento. Questa Dwars sarà la prova del nove per capire come sto in vista della Roubaix“.

Il suo avvicinamento all’Inferno del Nord prevede, ovviamente, anche una lunga ricognizione: “Venerdì farò 160 km del percorso della Roubaix. Partirò a una decina di chilometri dal primo tratto di pavé e arriverò fino all’uscita del penultimo. Proverò le parti più impegnative: la Foresta di Arenberg, Mons-en-Pevele e il Carrefour de l’Arbre. I compagni di squadra, dopo il Fiandre, faranno un’altra ricognizione giovedì, mentre io arriverò alla vigilia della corsa, venerdì 7″.

Il due volte campione del mondo delle prove contro il tempo ha anche espresso il suo punto di vista su quanto successo alla Gand – Wevelgem, con Wout van Aert che ha lasciato la vittoria al compagno di squadra Christophe Laporte, attirando su di sé non poche critiche: “Non capisco le polemiche che ci sono state per l’arrivo. Il gesto di Van Aert è una cosa personale e ognuno può fare quello che vuole. Credo sia stato un bel gesto verso il compagno Laporte, tra l’altro il francese non è l’ultimo degli arrivati, è l’unico che è riuscito a stare a ruota di Wout”

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