Il Lombardia 2023, Tadej Pogačar in solitaria: “Una delle mie vittorie più belle”

Ancora Tadej Pogačar. Il portacolori della UAE Team Emirates ha conquistato oggi il Lombardia 2023, terza affermazione consecutiva nell’ultima classica Monumento della stagione. Dopo due successi arrivati con una volata a due, oggi lo sloveno ha concluso la corsa in solitaria, attaccando alla fine della salita del Passo Gandia e facendo il vuoto in discesa. Gli ultimi chilometri sono stati poi una cavalcata trionfale, anche se qualche crampo lo ha fatto tremare per un attimo: fortunatamente per lui, però, il vantaggio è stato sufficiente a permettergli di rifiatare per un po’ e poi rilanciare l’azione.

“È speciale – ha dichiarato ai microfoni Rai subito dopo la corsa – Soprattutto dopo una seconda parte di stagione molto dura finire così è semplicemente fantastico. Devo ringraziare tutti i compagni, anche Bax che oggi lo abbiamo perso per una frattura del femore all’inizio della corsa. Anche Hirsci è finito a terra e spero che stiano tutti e due bene. Alla fine comunque siamo riusciti a vincere e questa vittoria è per tutto il team“.

Sulla salita mi sentivo bene, ma non superiore – ha aggiunto a proposito della corsa – Penso che quest’anno sia stata più dura di due anni fa. Ho provato ad attaccare sul tratto più impegnativo, ma Vlasov è stato molto forte. Forse più forte in salita oggi. Ho preso un piccolo gap in discesa e questa è molto complicata: devi spingere fortissimo e sono stato contento di essere arrivato in fondo con 30 secondi e poi arrivare con più margine”.

Infine ha parlato anche del problema avuto nel finale: “Normalmente non ho crampi, ma oggi è stata molto dura e in discesa dopo le curve c’era sempre una volata da fare. Ho dovuto un po’ controllare la potenza, ma alla fine sono riuscito a risolvere il problema ed è stata una bella prestazione. È stato un sogno arrivare da solo su questo arrivo. Sono molto molto contento È il sogno di ogni ciclista e questa penso sia una delle vittoria più speciali della mia vita“.

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