Guerra Ucraina, Lachlan Morton 1063km non stop fino al confine: “La guerra non è un problema lontano”

Lachlan Morton corre per l’Ucraina. Se da una parte (in Italia) il gruppo sta scaldando i motori per la Milano – Sanremo 2022, dall’altra (a Monaco di Baviera), con molte meno telecamere al seguito, c’è chi è già partito da ore per una missione molto più importante. Il corridore della EF Education – EasyPost, dopo essersi confrontato con il compagno di squadra ucraino Mark Padun, non poteva restare fermo a guardare quello che sta accadendo tra Ucraina e Russia. Dopo aver raccolto già lo scorso anno più di 500,000$ grazie all’ Alt Tour de France per l’associazione World Bicycle Relief, il classe 1992 si è messo in moto stamani dalla cittadina tedesca per mettere in piedi un’altra idea delle sue. L’australiano percorrerà i 1063 chilometri che lo separano dal confine tra la Polonia e l’Ucraina in una volta sola, per dimostrare quanto ciò che sta accadendo sia così vicino a noi.

Avere un compagno di squadra direttamente coinvolto nella faccenda mi ha reso molto più vicino a quanto sta accadendo – commenta riferendosi al compagno Mark Padun – Ho trovato difficile concentrarmi per una gara quando qualcosa di così importante sta accadendo nel mondo. In generale sono una persona piuttosto ottimista, ma nelle ultime due settimane ho sentito che c’era ben poco di cui essere entusiasti. È difficile voltare lo sguardo, è surreale in un certo senso. Guardi il telegiornale e il telegiornale è così pesante che quasi te ne allontani, perché è troppo”.

La criticità della situazione ha messo subito in moto la sua testa che se ne è uscita fuori con un’idea incredibile: “Continuavo a pensare che avrei potuto percorrere il tragitto in un giorno solo. Non sono una persona eccessivamente politica, non sono un esperto di tutto ciò. Sto solo cercando di fare l’unica cosa che mi riesce e coinvolgere la comunità del ciclismo per aiutarli. La mia idea è quella di evidenziare quanto la guerra in realtà non sia un problema lontano. I conflitti sono a un giro di bicicletta in tutto il mondo. Questa è l’intenzione di base, cercare di raccogliere più soldi possibili per aiutare gli sfollati”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio