Bilancio Squadre 2022: EF Education – EasyPost

Una stagione di alti e bassi per la EF Education – EasyPost. La formazione statunitense, infatti, è stata a lungo a rischio retrocessione, per poi salvarsi nel finale, quando ha capito di doversi focalizzare sulla caccia ai punti. Anche quest’anno, vari problemi di salute hanno rallentato gli uomini da classiche durante la primavera, mentre sono andati decisamente meglio gli ultimi due GT della stagione. A conferma di ciò, tra Tour de France e Vuelta a España, gli uomini della squadra diretta da Jonathan Vaughters sono stati spesso nel vivo della lotta per i successi parziali, riuscendo a portare a casa una tappa in ciascuna delle due corse. Il bottino finale di nove vittore non può comunque lasciare del tutto soddisfatta la direzione del team, che si aspettava un rendimento migliore da parte dei propri corridori.

TOP

Tra i corridori che maggiormente hanno dato visibilità alla squadra c’è sicuramente Magnus Cort, l’unico in grado di portare al team due successi in questa stagione. Il suo 2022 comincia subito bene con la vittoria nella prima tappa della O Gran Camiño (corsa che vedrà anche il successo del suo compagno di squadra Mark Padun nella frazione conclusiva), ma è nei Grandi Giri che ottiene i risultati migliori: dopo un paio di piazzamenti importanti al Giro d’Italia, infatti, il danese si presenta al via del Tour de France con una grande condizione. In fuga fin dalle prime tappe per indossare la Maglia a Pois davanti al pubblico di casa, il classe 1993 poi si toglierà la soddisfazione di chiudere a braccia alzate l’undicesima frazione.

Altri due corridori che si sono messi in mostra nei GT sono Rigoberto Uran Alberto Bettiol. Autore di una stagione per lo più anonima, il colombiano si rilancia alla Vuelta: nella terza settimana, infatti, riesce a vincere una tappa ed entrare nella top 10 della classifica generale; piazzamento che il classe 1987 riuscirà a centrare anche in buona parte delle classiche italiane autunnali, portando una discreta dose di punti. Il toscano, invece, delude in primavera (complice anche il Covid contratto nel pieno della preparazione), ma poi si riscatta in estate nonostante non arrivi il successo: l’azzurro è comunque grande protagonista al Tour, lavorando molto in occasione della vittoria di tappa del compagno Cort e sfiorando l’impresa personale sul traguardo di Mende.

Un altro momento sicuramente importante per la squadra è la doppietta confezionata alla Mont Ventoux Dénivelé Challenge, dove Ruben Guerreiro si impone sul compagno di squadra Esteban Chaves. Non solo grazie a questo acuto, il portoghese è nel complesso protagonista di una stagione positiva, piazzandosi tra i primi dieci in gare importanti come la Freccia Vallone, il Giro del Delfinato e la Vuelta a Burgos; peccato che dalla prossima stagione metterà il suo talento a disposizione di un’altra formazione. Allo stesso modo, è riuscito ad essere protagonista nel corso della stagione anche Neilson Powless, vincitore a fine anno della Japan Cup, dopo alcuni buoni risultati sparsi. Note liete per il team arrivano infine pure da Stefan Bisseger, vincitore della cronometro dell’UAE Tour e del titolo europeo di specialità, confermandosi ormai uno dei leader dell’esercizio a livello mondiale, e da Andrea Piccolo che, arrivato in squadra a metà stagione, dimostra da subito grande personalità e gamba, presentandosi come un talento grezzo su cui contare per il futuro.

+++ Magnus Cort
++ Stefan Bisseger
+ Ruben Guerreiro

FLOP

Tra le principali delusioni all’interno della squadra ci sono alcuni degli scalatori più titolati. Per il secondo anno consecutivo Hugh Carthy fatica nei Grandi Giri: il britannico, infatti, non è più riuscito a ripetere le prestazioni che lo avevano portato a chiudere al terzo posto la Vuelta 2020 e due quarti posti parziali e il nono finale al Giro d’Italia non possono essere sufficienti per il classe 1994 che non riesce a brillare neanche nel GT iberico a fine stagione. In Spagna delude pure Esteban Chaves, in questo 2022 non è ancora riuscito a ripagare la fiducia che il team ha riposto in lui (dopo anni difficili, comunque, il settimo posto al Delfinato rappresenta un risultato incoraggiante, così come alcune prestazioni interessanti.

Non è riuscito a brillare nel suo ultimo anno tra i professionisti neanche Sebastian Langeveld. Il neerlandese è il simbolo di una squadra che affonda in primavera. Oltre a Bettiol alla prese con il Covid, infatti, faticano nella campagna del Nord pure le seconde punte della squadra come Jens KeukeleireMichael Valgren; la caduta alla Route d’Occitanie con conseguente frattura del bacino ha impedito, poi, a quest’ultimo di rilanciarsi nella seconda parte di stagione e il rientro al meglio sembra ancora piuttosto lontano.

Non hanno rispettato le attese neanche altri due nuovi arrivi: Mark Padun Odd Christian Eiking. Il primo, infatti, nonostante una vittoria di tappa alla O Gran Camino non riesce a brillare nel resto della stagione: per lui solo qualche fuga alla Vuelta in un anno in cui, comunque, forse era un po’ distratto dalle vicende della sua Ucraina. 2022 anonimo, invece, per il norvegese che riesce come unico risultato di rilievo a chiudere in seconda posizione la Coppa Sabatini a fine dell’anno.

– Jens Keukeleire
— Esteban Chaves
— Hugh Carthy

Miglior Momento

Il punto più alto della stagione è rappresentato sicuramente dalle due vittorie di tappa ottenute nei Grandi Giri, entrambe importanti per diversi motivi. La prima, quella di Magnus Cort al Tour de France, è frutto di un bel lavoro di squadra, con Alberto Bettiol che si lancia all’attacco prima della salita finale per stanare i compagni di fuga; una volta ripreso, l’azzurro si sacrifica per il compagno di squadra che poi si prende la vittoria con uno sprint regale. Quella di Rigoberto Uran nella diciassettesima tappa della Vuelta a España rappresenta, invece, un’ulteriore ciliegina sulla torta della carriera di uno dei corridori di questa squadra più amati dai tifosi; un successo che convince il 35enne colombiano a continuare la sua carriera che sembrava, invece, potersi concludere a fine stagione.

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