Giro di Svizzera 2021, Domenico Pozzovivo: “Oggi voglio fare una bella tappa, soffro ancora alle coste”

Domenico Pozzovivo continua a lottare per un buon piazzamento al Giro di Svizzera 2021. Il lucano è stato finora protagonista nella corsa a tappe elvetica, che lo vede attualmente in settima posizione a 3’16” dal leader Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) nonostante un percorso con due cronometro, quindi non perfettamente adatto alle caratteristiche dello scalatore. Oggi il corridore della Qhubeka-Assos potrà invece contare su una frazione sulla carta adatta alle sue caratteristiche, con tre salite impegnative da scalare e l’arrivo posto in fondo alla discesa finale. In ogni caso, i segnali dati dal corpo dopo la caduta che lo ha costretto al ritiro dal Giro d’Italia 2021 sembrano incoraggianti e possono far guardare con cauto ottimismo ai prossimi obiettivi stagionali.

Fermato dai nostri inviati alla partenza di questa mattina, il 38enne ha spiegato la propria condizione fisica e le proprie sensazioni alla vigilia della frazione che disegnerà la classifica definitiva della corsa: “Sto ancora soffrendo un po’ per i postumi della caduta del Giro, soprattutto le coste mi danno fastidio. Ma la condizione è buona. Arriviamo da tre giorni impegnativi, vediamo oggi le energie rimaste. Voglio fare ancora una bella tappa. Oggi mi aspetto una gara per la vittoria di tappa con la fuga e una battaglia tra gli uomini di classifica sul San Gottardo”.

Pozzovivo potrà sicuramente contare sulla sua grande esperienza anche in questa salita, che ha già affrontato in carriera, anche figurando bene nell’edizione del 2019 (l’ultima corsa prima di questa) del Giro di Svizzera: “Due anni fa mi era piaciuta come salita, ero arrivato secondo. Adesso ho più problemi sulle vibrazioni, le mie coste sono ancora doloranti. Cercherò di fare del mio meglio. È una salita anomala, favorisce chi riesce a spingere da seduto perché sul pavé non puoi stare sui pedali. Ma vista l’altitudine, penso sia molto buona per corridori come Uran e Carapaz“.

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