Giro del Delfinato 2017, presentazione tappa 7: Aoste – Alpe d’Huez

Il weekend del Giro del Delfinato 2017 si apre con il primo arrivo in salita della corsa. In programma c’è infatti la tappa regina, che porterà i corridori da Aoste fino all’Alpe d’Huez, per un totale di 168 chilometri. Ben sei i GPM in programma, a partire dalla Cote de Berland, posta dopo 27,5 chilometri. Neanche il tempo di scollinare che i corridori dovranno affrontare in rapida sequenza Cote du Cucheron e Col de Porte. Dopo questa terza salita i corridori percorreranno 80 chilometri pianeggianti prima di entrare nella fase decisiva della tappa, che inizierà con la Cote de Garcin.

Questo GPM di seconda categoria sarà tuttavia solo l’antipasto visto che nel finale i corridori dovranno affrontare il Col de Sarenne (15,3 chilometri al 6,9% di pendenza media) prima di un tratto in falsopiano che lì porterà ai piedi dell’Alpe d’Huez, anche se da un altro versante. Qui inizierà l’ultima salita di giornata, lunga 3,7 chilometri con una pendenza media del 7,2%, che presenterà nei primi chilometri dei tratti anche sopra il 9%.

ORARIO DI PARTENZA: 10:05

ORARIO DI ARRIVO PREVISTO: 14:37 – 15:10

HASHTAG UFFICIALE: #Dauphine

I FAVORITI

Per quanto emerso oggi, Fabio Aru in salita ha ottime gambe. Considerando anche il suo ritardo nella generale, e la possibilità di far valere la superiorità numerica con Jakub Fuglsang, tatticamente ha qualche possibilità in più di alcuni suoi rivali. Il Cavaliere dei Quattro Mori è venuto al Delfinato per capire quali fossero la sua forma e la gamba e anche domani vorrà cercare risposte importanti, anche in termini di recupero, elemento fondamentale per poter valutare fino in fondo il suo ruolo e le sue possibilità poi al Tour de France. Ottima impressione l’ha fatta anche il danese, che a sua volta andrà alla ricerca di un bel risultato e risposte anche per se stesso.

Chris Froome e Richie Porte, per quanto mostrato sul Mont du Chat, saranno della partita, per la tappa e per la generale. Salendo entrambi sostanzialmente del loro ritmo, senza grandissimi scossoni, sono riusciti a scrollarsi quasi tutti di dosso, ad eccezione dei due Astana che per salire hanno invece scelto una tattica profondamente diversa. Ora possibilità di nascondersi e studiare non ce ne saranno più, con la successione di salite che creerà una ulteriore scrematura sin da lontano, costringendo dunque i capitani a fronteggiarsi ed emergere. BMC e Sky hanno mostrato di essere tra le squadre più forti e cercheranno nuovamente di fare la corsa.

Apparsi aggressivi oggi, forse giudicando male le proprie forza, uomini come Alejandro Valverde (Movistar) e Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) potrebbero scegliere una tattica diversa sulle numerose asperità che attendono domani i corridori. Una tattica che potrebbe permettergli di dare sfogo della propria esplosività al momento giusto, quando magari gli altri si saranno già spesi nei loro tentativi. Certo, per farlo bisognerà resistergli e non sarà assolutamente facile. Chi in salita oggi ha mostrato comunque un buon livello, perdendo di poco il treno giusto, è Daniel Martin (Quick-Step Floors), che forse più di tutti potrebbe creare problemi domani a coloro che oggi si sono disputati il successo, approfittando delle loro azioni. Il finale ripido è breve è particolarmente adatto alle sue accelerazioni, sempre che riesca ad arrivarci con i migliori.

Alberto Contador oggi non ha particolarmente convinto. Domani sapremo se si è trattato solamente di una giornata no, oppure se veramente la sua forma attuale è quella e anche domani dovrà correre di rimessa. Da tempo il capitano della Trek – Segafredo ha annunciato di non essere particolarmente interessato a vincere questa corsa, ma vorrà comunque provare a lasciare il segno, come sempre fa quando corre. Con uno come lui, non si può neanche escludere la sua intenzione di provare qualcosa dalla più lunga distanza, anche se più volte ha ribadito di non voler spendere troppo in questa settimana. Non ha più niente da dimostare, quindi potrebbe decidere di starsene più tranquillo, seguire le ruote e lasciar che gli altri facciano la loro corsa, continuando il suo percorso serenamente.

Non benissimo oggi, corridori come Simon Yates (Orica-Scott), Louis Meintjes (UAE Team Emirates) e Andrew Talansky (Cannondale-Drapac), che d’altronde così ha vinto il suo Delfinato nel 2012, potrebbero essere interessati a provarci dalla medio-lunga distanza, così come alcune seconde linee che oggi si son difese abbastanza bene come Rafal Valls (Lotto Soudal) ed Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert). Anche Esteban Chaves (Orica-Scott) potrebbe decidere di provare la gamba in questo modo, visto che ha mostrato di essere anche lui ancora lontano dalla forma desiderata. Anticipare sembra essere anche l’unica soluzione che corridori come Daniel Navarro (Cofidis), Franco Pellizotti (Bahrain-Merida) e Sam Oomen (Team Sunweb) potrebbero attuare.

Discorso simile per alcuni che sinora non sembrano aver trovato proprio quello che cercavan in questo Delfinato come Warren Barguil (Team Sunweb), David Gaudu (FDJ), Antwan Tolhoek (LottoNL-JUmbo), Thomas Degand (Wanty-Groupe Gobert), Janez Brajkovic (Bahrain-Merida) e Davide Formolo (Cannondale-Drapac).

 

METEO

Cielo soleggiato. Umidità relativa 59%, possibilità di precipitazioni 10%, vento ai 13 km/h. Temperatura prevista: minima 19°, massima 23°.

MAGGIORI INSIDIE

Nel finale sarà importante cogliere il momento giusto per rifornirsi ed evitare di trovarsi senza forze nelle gambe. Inoltre sarà molto importante anche cogliere il momento giusto in cui eventualmente partire se uno vuole attaccare sulla Col de Sarenne per evitare di essere ripresi e pagare poi dazio sulla salita finale.

MATERIALE TECNICO

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