BMC, una chiamata di Porte ha convinto Gerrans a non ritirarsi

Ad un passo dal ritiro, Simon Gerrans ha trovato in Richie Porte gli stimoli per continuare. Reduce da alcune stagioni non proprio entusiasmanti, con il morale a terra dopo l’esclusione dallo scorso Tour de France, l’ex portacolori della Orica – Scott stava ormai seriamente considerando l’ipotesi di lasciare, ma una chiamata del connazionale ha cambiato le carte in tavola, tanto che il prossimo anno i due correranno insieme alla BMC. Stimoli nuovi sembrano aver ridato nuovo entusiasmo all’esperto australiano, che si prepara ad una stagione non solo da gregario di lusso.

Richie è stato il primo a chiamarmi della squadra – spiega a The Herald Sun – Ero soprattutto onorato che potesse vedere in me un corridore in grado di contribuire alla sua causa, anche al Tour. Una volta che ha parlato con la dirigenza BMC, hanno capito cosa avrei potuto apportare alla squadra e sono stati abbastanza veloci a farmi un’offerta. Ho pensato fosse il momento giusto”.

I due sono buoni amici da qualche anno e si sono trovati spesso contro, soprattutto al Tour Down Under, nel quale si sono sfidati più volte per la vittoria negli ultimi anni, tanto che si sono imposti in tre delle ultime quattro edizioni, con almeno uno dei due sempre almeno a podio. A 37 anni, dopo una carriera ricca di successi che comprende una Milano – Sanremo, una Liegi – Bastogne – Liegi, per Gerrans è giunto il momento di mettere la sua grande esperienza al servizio dei capitani. Opportunità che Porte non vuole lasciarsi sfuggire, affrontando con meno pressione le corse, con la possibilità comunque di lasciare il segno in qualche occasione.

“È davvero una prospettiva interessante poter essere al fianco di Richie nelle corse a tappe, per magari avere qualche classica in cui dire la mia – prosegue – Quando da parte della squadra hai la fiducia di poter ancora fare le grandi corse, sentendo il supporto che ti danno, gli ingredienti per vincere ci sono. Per questo penso di poter vincere ancora ad alto livello“. Dichiarazioni ben diverse da quelle che faceva ad inizio della scorsa stagione, in cui sostanzialmente si preparava ad un ruolo di supporto ai compagni.

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