BikeExchange, Brent Copeland: “Nel 2022 ci rialzeremo dopo il nostro anno peggiore”

Un’annata non eccezionale per il team BikeExchange. Ad ammetterlo è lo stesso team manager della compagine australiana, Brent Copeland, che ai microfoni di Cyclingnews ha tracciato il bilancio della stagione del suo team (la peggiore di sempre), sottolineando come puntare tutto su pochi singoli non abbia avuto l’effetto sperato. Qualche infortunio di troppo e anche un po’ di sfortuna, che nelle stagioni negative non manca mai, hanno infatti messo in difficoltà sia la formazione maschile che quella femminile (quest’ultima già indebolita non poco dall’addio del totem Annemiek Van Vleuten). Secondo Copeland, però, si è trattato solo di un passaggio a vuoto e il prossimo anno il team riuscirà a rialzarsi.

Sarebbe bello se ogni anno fosse vincente, ma non è così, e questo è lo sport – ha esordito – Quando inizia la negatività e comincia ad avere problemi e incidenti, sembra che ci sia una calamita che ne attrae sempre di più. Questo è stato uno di quegli anni, ma il prossimo anno ribalteremo la situazione, ne sono convinto”.

Il sudafricano ha poi spiegato cosa non ha funzionato in questo 2021: “La nostra decisione era stata di puntare tutto su Simon Yates da un lato e tutto su Michael Matthews dall’altro e costruire la squadra intorno a loro. Siamo stati sfortunati, perché Simon aveva fatto un grande Giro, chiuso in terza posizione, ma poi è caduto al Tour. Quando punti tutto su un corridori e poi hai infortuni o incidenti come questo, sai che perderai punti, non c’è altra via di scampo. Michael è stato bravo a fare tutto quello che ha fatto, è anche molto professionale, ma non è riuscito a ottenere la vittoria in cui speravamo. Non che non ci abbia provato, alla Vuelta ce l’ha messa tutta ad esempio. Il problema è che ha incontrato sempre corridori come Van Aert o Van der Poel o dalle caratteristiche simili che sono riusciti ad avere la meglio su di lui, purtroppo è andata così”.

Dopo aver individuato negli infortuni anche la principale causa della difficile annata del team femminile, il classe ’72 ha volto già lo sguardo al 2022: “Abbiamo analizzato l’anno e visto dove possiamo migliorare. Abbiamo visto dove abbiamo sbagliato e dove abbiamo lavorato bene, e continueremo a lavorarci. Abbiamo analizzato tutti questi dati con lo staff tecnico e quello delle performance e applicheremo dei cambiamenti, delle migliorie per il prossimo anno e tramite queste migliorie sono sicuro che ci rialzeremo. Al training camp ho sentito una grande energia positiva e un grande entusiasmo sia da parte dello staff che dei corridori. C’erano buone sensazione sia tra gli uomini che tra le donne e poi questa genuina volontà di ribaltare la situazione, perché i corridori sono competitivi, vogliono vincere e vogliono dimostrare a tutti che ne vale la pena. […] Non ci sono riusciti e vedo la loro frustrazione per questo. Quindi ho visto tutto ciò al training camp  e sappiamo che c’è molto da ribaltare, ma lo faremo applicando questi cambiamenti”.

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