Bahrain Victorious, Jack Haig lavora per migliorare a crono in vista del Tour: “Speriamo di poter trasformare le cronometro più lunghe in un vantaggio piuttosto che in uno svantaggio”

Tra i corridori che si sono messi in evidenza nella grande annata vissuta dalla Bahrain Victorious c’è anche Jack Haig. Nella sua prima stagione tra le fila della formazione araba dopo cinque anni alla Mitchelton-Scott, il 28enne australiano è stato in grado di ottenere diversi buoni piazzamenti, concludendo in top 10 corse di alto livello come la Parigi-Nizza e il Giro del Delfinato. Il risultato migliore, però, Haig l’ha ottenuto proprio alla fine della stagione, chiudendo la Vuelta a España al terzo posto alle spalle solamente di Primoz Roglic e Enric Mas e conquistando così il primo podio della sua carriera in un GT.

Il risultato alla Vuelta mi ha dato un po’ più di fiducia per affrontare le corse a tappe con la convinzione di potercela fare e di poter ottenere un buon risultato nelle tre settimane – ha dichiarato il 28enne a Cyclingnews – Fare tre settimane costanti alla Vuelta era il mio grande obiettivo, per dimostrare a me stesso, ma anche al mondo del ciclismo, che posso essere un contendente alla classifica generale nei Grandi Giri”.

Con questo importante podio, quindi, lo scalatore australiano è pronto ad affrontare con fiducia la nuova stagione, nella quale dovrebbe prendere parte a quel Tour de France che quest’anno lo ha visto sfortunato protagonista di una caduta nella terza tappa, che lo ha costretto al ritiro: “La mia prima gara WorldTour sarà molto probabilmente l’UAE Tour, e poi [il programma] sarà simile a quello di quest’anno. Quindi farò UAE Tour, Parigi-Nizza, forse Catalunya se ci sarà l’opportunità, dei ritiri in altura, il Delfinato e poi, si spera, il Tour de France, se tutto va bene“.

Una Grande Boucle che proporrà diversi chilometri a cronometro, un settore nel quale Haig dovrà cercare di migliorare per evitare di perdere troppo terreno rispetto agli avversari: “Il team ha capito che dobbiamo migliorare un po’ nelle prove a cronometro, non solo io ma la squadra in generale. Stiamo lavorando molto duramente durante questo training camp di dicembre, e anche in quello di gennaio, per ottimizzare l’assetto nelle crono, e speriamo di poter trasformare le cronometro più lunghe, ad esempio l’ultima del Tour del prossimo anno, in un vantaggio piuttosto che in uno svantaggio“.

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