Belgio, eventi sportivi a porte chiuse a partire da domenica: gare di ciclocross a rischio cancellazione?

Anche il Belgio adotta misure maggiormente restrittive per contrastare la nuova variante Omicron del Covid-19. Le nuove disposizioni decise quest’oggi dal governo belga per combattere la pandemia non saranno severe quanto quelle adottate negli scorsi giorni dai vicini Paesi Bassi, tornati praticamente in lockdown, ma avranno effetto anche sullo sport, sia al chiuso che all’aperto. Da domenica mattina, 26 dicembre, fino al 28 di gennaio non sarà infatti più ammesso il pubblico agli eventi sportivi, ciclocross incluso, e questo rischia di rivelarsi un duro colpo (soprattutto a livello economico) per gli organizzatori delle prove belghe di Coppa del Mondo, Superprestige, X2O Trofee e Ethias Cross, che temono di dover cancellare le loro gare.

La prima delle prove in programma a rischio è quella di CDM di Dendermonde di domenica 26, che dovrebbe rappresentare il ritorno alle gare di Mathieu Van Der Poel: “Non siamo ancora sicuri di cosa faremo ora – ha dichiarato l’organizzatore Jurgen Mettepenningen a Het Nieuwsblad – Cercherò di consultarmi con tutte le parti coinvolte questa sera. Questo è il secondo anno consecutivo che dobbiamo organizzare senza pubblico. Sono molto deluso, ma se è meglio per la salute ok, va bene. Adesso vedremo se cancellare la gara o se continuare senza pubblico“.

Decisione che dovrà prendere anche Koen Monu, organizzatore della gara di Superprestige di Heusden-Zolder, in programma lunedì 27: “Tutto era pronto. Tutte le spese sono avvenute, i contratti con i corridori sono stati firmati. Stasera si è deciso che possiamo correre, ma senza pubblico. Non dimentichiamo che recuperiamo gran parte delle nostre spese dalle entrate del pubblico e dai pacchetti VIP“, ha dichiarato a Het Laatste Nieuws Monu, che ha puntato il dito anche contro i tifosi di calcio: “Le immagini che abbiamo visto di recente da alcuni stadi di calcio non hanno aiutato. Penso che il ciclocross ne sia diventato vittima. È un peccato che dobbiamo tenere fuori il nostro pubblico, mentre i mercatini di Natale possono ancora svolgersi e le strade dello shopping possono ancora essere piene di gente. Senza tifosi sarà difficile“.

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