Astana, Omar Fraile: “Il 2019 la mia stagione più difficile. Spero possa cambiare tutto nel 2020”

Omar Fraile spera di poter tornare presto ai livelli del 2018. Il corridore spagnolo, infatti, nel 2019, a causa anche di un incidente d’auto in chiusura di 2018 che gli ha procurato alcuni problemi fisici, soprattutto a una spalla, non è riuscito a ripetersi sui livelli della sua prima stagione in maglia Astana. Lo scalatore classe ’90, forte di un rinnovo biennale, è pronto a vivere la sua terza stagione con la maglia della formazione kazaka e, pur dichiarando ancora una volta di non sapere ancora quali saranno i suoi obiettivi, ha espresso una netta preferenza per il Tour de France rispetto al Giro d’Italia.

“I dolori alla schiena mi hanno frenato per tutto l’anno – ha dichiarato a El Mundo Deportivo – L’incidente d’auto mi ha causato dei problemi alla schiena, poi c’è stata la caduta a Dubai, allo UAE Tour, e mi sono trascinato questi inconvenienti per tutto l’anno, non riuscendo a essere performante al massimo livello”.

Grazie anche alla decisione di chiudere la stagione al termine della Vuelta, il ventinovenne sembra ormai aver archiviato l’infortunio ed è pronto a rilanciarsi nel 2020: “Nonostante le difficoltà, sono stato sempre ad alto livello a lavorare per il team. Di questo sono felice. Non ho mai avuto una stagione difficile come questo 2019, ma ho imparato tanto. Ora è tutto risolto, sembra che molti dei problemi alla schiena siano dimenticati. Mi sto allenando con grande entusiasmo e spero che nel 2020 possa cambiare tutto. Sì, il rinnovo è una notizia positiva, perché sei sempre incerto su cosa accadrà e sono felice di restare, perché mi sento a casa”.

L’iberico si è infine soffermato sul suo calendario della prossima stagione, che sarà più chiaro all’inizio di dicembre: “A me piace il Tour. Non nego che quella è la corsa per eccellenza per me ed è molto possibile che andrò al Tour. Non so ancora molto di quello che il team ha deciso per me. Non avrà un calendario fino al ritiro del 5 dicembre a Calpe, ma penso che stileranno un calendario molto simile agli ultimi anni, perché quando qualcosa va bene è meglio non cambiare troppo”.

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