Vuelta a España 2018, grande spavento per Felline: “Mi è venuta in menta l’Amstel…”

Sentire dalla radio della caduta di Fabio Felline con il volto insanguinato alla Vuelta a España 2018 non potevano non riportare alla luce brutti ricordi. L’incidente di ieri fortunatamente non è stato minimamente paragonabile, ma se ci abbiamo pensato noi quando abbiamo sentito RadioCorsa fare l’annuncio, ancor di più il diretto interessato deve aver vissuto qualche momento decisamente difficile. Finito a terra a venti chilometri dalla conclusione per una mancata segnalazione da parte dell’organizzazione, il corridore della Trek – Segafredo si è rialzato “con il sangue in faccia” ed inevitabilmente è “venuto in mente” quanto successo alla Amstel Gold Race 2016, quando si rovesciò durante il trasferimento riportando la frattura della base cranica, con un lunghissimo stop e la paura di non poter più correre.

Tutto questo è ormai alle spalle, ma resta chiaramente nel bagaglio del corridore e dell’uomo ancora prima. “Mi sono spaventato – ammette inizialmente alla Gazzetta dello Sport – Poi mi sono visto allo specchietto dell’auto medica e ho capito che non era nulla di grave. In effetti non ho picchiato il viso a terra, ma è stata la bici del corridore davanti che mi è venuta in faccia”

Fortunatamente dunque niente di grave, anche se qualche preoccupazione resta, non tanto per il viso, dove si tratta di tagli superficiali, ma per la botta subita al costato: “Mi fa male e se è già così a caldo, temo che con il passare delle ore il dolore possa essere possa essere più forte”.

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