Tour de France 2023, Adam Yates: “Speciale condividere questo giorno con Simon, ma sono qui al 100% per Tadej”

Adam Yates coglie l’occasione nella prima tappa del Tour de France 2023. Dopo aver propiziato la selezione decisiva e provato a lanciare Tadej Pogacar, il corridore britannico ha subito provato a giocarsi le sue carte nella discesa verso il traguardo per costringere la Jumbo – Visma a reagire, muovendosi probabilmente anche come testa di ponte per il suo leader. Ma quando suo fratello gemello Simon Yates (Team Jayco-AlUla) lo ha raggiunto la situazione è cambiata completamente e i due hanno collaborato resistendo al ritorno degli inseguitori, condotti dal team neerlandese, fino a giocarsi il successo e la prima Maglia Gialla in una battaglia fratricida che ha visto trionfare il portacolori della UAE Team Emirates.

“Non so cosa dire – commenta con gli occhi raggianti, ma sorpresi – Ho impostato la salita per Tadej, poi lui ha attaccato. In seguito sono riuscito a rientrare in discesa dove c’era vento frontal e ho provato a muovermi, dopo essere rimasto qualche istante a ruota del gruppo che mi aveva ripreso. Quando sono partito con me c’era Simon e abbiamo lavorato bene assieme, anche se prima di farlo ho chiesto se dovevo collaborare via radio e mi hanno dato il via libera”.

Una giornata dunque speciale per lui, che oggi è andato a conquistare la prima vittoria in un grande giro della sua carriera: “Condividere questa giornata con Simon è fantastico. Siamo ovviamente molto legati e sapevo che stavamo entrambi bene, ma non mi aspettavo di certo che sarebbe andata così oggi. Ad un certo punto mi ha quasi staccato, ho dovuto dirgli di andare più piano”.

La vittoria e la leadership comunque non cambiano i piani della squadra, con il britannico che resta a pieno servizio dello sloveno, capitano unico della formazione emiratina malgrado i proclami dello stesso Pogacar nei giorni scorsi: “Comunque voglio restare con i piedi per terra. Sono qui per Tadej, che è il nostro leader e ha già mostrato chiaramente di essere il migliore al mondo. E lo dimostrerà nuovamente nel corso di queste tre settimane. Io sono qui in supporto, quando c’è la possibilità di fare queste azioni lo faccio, ma sono qui al 100% per Tadej”

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