Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl): Il nome che nessuno si aspettava. E non se lo aspettava neanche lo stesso 31enne belga, comunque buon cronoman e autore in passato di ottime prove contro il tempo, che va a trionfare al termine dei 13,2 chilometri sulle strade di Copenaghen battendo fior fior di campioni e ottenendo il successo più prestigioso della sua carriera. La prima Maglia Gialla di questo Tour è sua e, per usare le parole del primo dei battuti, Van Aert, all’arrivo del connazionale, non possiamo che dirgli: chapeau!

Wout Van Aert (Jumbo-Visma): Il fenomeno belga aveva fatto tutto perfettamente ed era finalmente riuscito a mettersi alle spalle Filippo Ganna, accomodandosi sulla hot seat e pregustando già il successo e la Maglia Gialla. Poi, a sorpresa, arriva Lampaert, che lo batte di cinque secondi; la sua faccia, inquadrata dalle telecamere mentre il connazionale faceva segnare il miglior tempo, dice tutto sulla sua delusione, ma da gran campione qual è la prima cosa che fa è andare a congratularsi con chi l’ha battuto. Da applausi.

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Ormai non dovrebbe più stupirci, eppure il 23enne sposta ogni volta un po’ più in su l’asticella. Affronta la cronometro con serenità e (solo apparentemente) con calma, non rischiando nelle insidiose curve bagnate e rilanciando in uscita dalle stesse; eppure, nonostante questo arriva a sfiorare il tempo di Van Aert, mettendosi alle spalle anche Ganna e guadagnando subito terreno su tutti i rivali. Anche quest’anno c’è poco da fare, sarà lui l’uomo da battere.

FLOP

Stefan Küng (Groupama-FDJ): Ci si aspettava sicuramente di più dal campione europeo delle cronometro, tra i favoriti della vigilia, che conclude fuori dai primi dieci con un ritardo di 23″ dal vincitore, stesso tempo fatto segnare da Adam Yates (non proprio una specialista delle crono). Prosegue, quindi, il suo non sempre idilliaco rapporto con le crono della Grande Boucle, dove poche volte è riuscito a mettere in mostra le sue capacità.

Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost): Nonostante le sue discrete abilità a cronometro, che in passato gli hanno permesso di ottenere anche qualche successo, il colombiano risulta uno dei peggiori tra gli uomini di classifica. È vero che il tracciato della prova non era particolarmente adatto alle sue caratteristiche, ma l’1’07” perso da Pogacar in soli 13,2 chilometri è davvero troppo.

Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers): Tra i tre uomini di classifica della formazione britannica, il colombiano è quello che fa peggio nonostante le sue buone capacità a cronometro, mostrate più volte in questa stagione. I 37″ lasciati a Pogacar non sono tantissimi, ma il rischio ora è quello di scivolare indietro nelle gerarchie interne della sua squadra.

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