Tour de France 2021, le conseguenze delle due maxi-cadute: abrasioni, contusioni, ferite e (fortunatamente poche) fratture

La prima giornata del Tour de France 2021 è stata funestata da due importanti cadute che hanno coinvolto tantissimi corridori. Sono stati numerosi gli uomini che sono giunti al traguardo di Landerneau piuttosto malconci, ma ce ne sono tre non sono neanche riusciti a tagliare la linea d’arrivo: si tratta di Jasha Sutterlin (Team DSM), che ha riportato una forte contusione al polso, Ignatas Konovalovas (Groupama-FDJ), che ha subito un trauma cranico, e Cyril Lemoine (B&B Hotels p/b KTM), che ha rotto quattro costole. I tre sono stati i primi ad abbandonare la Grande Boucle, e a loro si è poi aggiunto in serata Marc Soler (Movistar), che la tappa era riuscito a portarla a termine ma che non ripartirà quest’oggi a causa di diverse fratture. Conseguenze più o meno importanti, comunque, ci sono state per i corridori di quasi tutte le squadre.

Tra le formazioni maggiormente coinvolte nelle due maxi-cadute spicca sicuramente la Ag2r Citroen, che ha visto ben sette dei suoi otto uomini finire a terra. Particolarmente sfortunati Benoit Cosnefroy, Dorian Godon, Nans Peters e Aurélien Paret-Peintre, che hanno assaggiato l’asfalto in entrambe le occasioni, fortunatamente senza particolari danni se non qualche contusione e abrasione. Caduti anche Ben O’Connor (ferita all’avambraccio, dieci punti di sutura), Michaël Schär (trauma cervicale) e Greg Van Avermaet, che non ha riportato lesioni. Anche per il Team BikeExchange sono caduti sette corridori, ma solo Amund Grøndahl Jansen ha riportato lividi e una ferita al gomito che ha richiesto punti di sutura. Piuttosto sfortunata pure la Intermarché-Wanty-Gobert, con cinque corridori a terra nella caduta avvenuta a poco più di sette chilometri dal traguardo. Preoccupavano soprattutto le condizioni di Georg Zimmermann e Lorenzo Rota, ma alla fine nessuno dei due ha subito fratture: per il tedesco ferite al gomito, alla schiena e al polso, per l’italiano solo contusioni.

Caduti anche sei uomini della Bora-hansgrohe, tra cui Peter Sagan e Wilco Kelderman, ma nessuno di loro ha riportato particolari conseguenze (solo un po’ di male al gomito per il neerlandese, comunque giunto quinto all’arrivo), e lo stesso vale per Tao Geoghegan Hart e Richie Porte (Ineos Grenadiers), che a parte il tempo perso non sembrano aver avuto problemi fisici. Nessuna particolare conseguenza neanche per i corridori della Jumbo-Visma, pesantemente coinvolti nella prima maxi-caduta causata da un’incauta tifosa colpita da Tony Martin: preoccupavano solo le condizioni di Mike Teunissen, le cui analisi non hanno però rilevato fratture. Tanti anche gli uomini della Israel Start-Up Nation a terra (tra i quali Mike Woods e Dan Martin, giunti con un importante ritardo all’arrivo), con Chris Froome e Reto Hollenstein portati in ospedale per accertamenti che fortunatamente non hanno evidenziato fratture.

Diversi punti al labbro inferiore e contusione toracica per Kristian Sbaragli, con la Alpecin-Fenix che vede anche Tim Merlier vittima di una contusione alla coscia destra, slogamento della caviglia destra e abrasioni sulla schiena e sul gomito. Costola rotta per Clement Russo (Arkea-Samsic), che nonostante l’infortunio proseguirà la corsa, mentre il compagno di squadra Dan McLay ha subito una grossa contusione toracica. Contusioni al bacino e alla coscia destra anche per Jesus Herrada, con la Cofidis che registra anche dodici punti di sutura alla gamba sinistra per Pierre-Luc Perichon e dolori all’anca per Guillaume Martin. Tutti questi corridori, con buona probabilità, prenderanno regolarmente il via della seconda tappa, mentre chi rischia di non ripartire è invece Marc Hirschi (UAE Team Emirates), che ha una lesione a una spalla.

Tra coloro che hanno avuto un incontro ravvicinato con l’asfalto segnaliamo infine Philippe Gilbert, Jasper De Buyst e Harry Sweeny (Lotto Soudal), Ion Izagirre, Dmitriy Gruzdev, Omar Fraile e Hugo Houle (Astana-Premier Tech), Alejandro Valverde (Movistar), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e diversi corridori di Team TotalEnergies e Team DSM. Per tutti loro, fortunatamente, solo qualche abrasione e ferita, dunque saranno regolarmente alla partenza della frazione odierna.

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