Tour de France 2017, i campioni saranno nuovamente testati in seguito a rivelazioni durante la Operazione Aderlass

Nuovi test sui campioni prelevati durante il Tour de France 2017. Secondo quanto riporta Het Nieuwsblad, la Fondazione AntiDoping del Ciclismo ha iniziato a effettuare nuovi controlli su campioni risalenti al periodo 2016-2017, con particolare attenzione proprio alla Grande Boucle in questione, per trovare un prodotto che all’epoca non era rintracciabile. Il tutto nel quadro della Operazione Aderlass, che ha coinvolto una cinquantina di persone, prevalentemente da Austria e Slovenia ma anche con collegamenti con Germania, Italia e Svizzera. La rete, che ruotava attorno al medico Mark Schmidt, ha visto nello specifico otto corridori (tra cui alcuni ex) coinvolti: Stefan Denifl, Georg Preidler, Alessandro Petacchi, Danilo Hondo, Kristijan Koren, Boruz Bozic, Kristijan Durasek e Pirmin Lang.

Se da qualche mese non ci sono notizie pubbliche al riguardo, l’indagine prosegue in vista di un processo che dovrebbe iniziare nel mese di settembre. È nel corso di queste investigazioni che gli inquirenti hanno trovato sospetti che tra il 2016 e 2017 alcuni corridori, non clienti di Schmidt, avrebbero usato un prodotto che all’epoca non era ancora rintracciabile nelle analisi dei laboratori antidoping. “In quel periodo c’erano un certo numero di sostanze vietate che non erano disponibili sul normale mercato farmaceutico e per le quali non era stati ottimizzati dei metodi di individuazione – spiega al quotidiano belga Peter Van Eenoo, direttore del laboratorio di Gand – Ma questi metodi da allora sono stati perfezionati“.

Non è stato reso noto di quale prodotto si tratti, ma l’origine sarebbe americana. Le analisi ora sono in carico ai laboratori di Seibersdorf in Austria e Colonia in Germania, ai quali la Fondazione ha deciso di affidarsi dopo quasi sei mesi dall’avvenuta scoperta di questa possibilità, comunicata all’UCI lo scorso novembre. Il main focus sarebbe proprio sui campioni prelevati durante il Tour 2017, ma per il momento ovviamente UCI e CADF non sembrano intenzionate a voler comunicare l’esito, tranne quando sarà tutto concluso.

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