Bilancio Squadre 2022: B&B Hotels-KTM

Un’annata già avara di soddisfazioni si conclude nel peggiore dei modi per la B&B Hotels – KTM. La compagine francese, infatti, non troverà posto in gruppo il prossimo anno dopo un’estate passata a raccontare di budget e sponsorizzazioni importanti e di accordi con corridori di primo piano per il 2023. Notizie che in quel momento davano speranza (ma che si sono poi rivelate solo un’effimera illusione), mentre dalla strada non arrivavano grandi risultati, visto che le vittorie stagionali a fine anno sono solo tre, tutte in corse minori, pur con qualche sprazzo interessante. Qualche bella notizia era arrivata dai giovani che si erano messi mostra, ma che ora dovranno cercarsi una nuova sistemazione, nonostante un rinnovo di contratto firmato solo pochi mesi fa.

TOP

Il testimone di Bryan Coquard è stato raccolto con successo da Luca Mozzato. Il velocista italiano, infatti, è stato il velocista principe della squadra al Tour de France ed è riuscito a raccogliere quattro top 10 alla sua prima partecipazione. Anche nel resto dell’anno non riesce mai a trovare l’acuto, ma si piazza tante volte, soprattutto nelle gare francesi di fine stagione, che gli consentono di chiudere al quarto posto nella classifica della Coppa di Francia, ottenendo il premio di miglior giovane, dimostrando una notevole continuità.

Un altro giovane che si è ben comportato è Axel Laurence. Il neopro’ francese ottiene due secondi posti al Tour du Rwanda e per un giorno indossa anche la maglia di leader della corsa, ma la sua esplosione è nel finale di stagione. Dopo qualche altro piazzamento sparso, infatti, il transalpino sfiora il colpo grosso alla Bretagne Classic, dove solo Wout van Aert gli impedisce di prendersi il primo successo della carriera trionfando in una corsa di livello WorldTour. L’appuntamento con la prima gioia è comunque soltanto rimandato, visto che sul traguardo della quarta tappa della CRO Race riesce ad anticipare Jonathan Milan e tutti gli altri. Alla fine della corsa sarà quinto nella generale, mostrando anche una buona continuità.

Un altro corridore che quest’anno ha ottenuto la sua prima vittoria da pro’ è Franck Bonnamour. Il corridore francese si era già messo in mostra lo scorso anno, soprattutto al Tour de France, mostrando un grande spirito battagliero. Quest’anno non riesce ad esprimersi agli stessi livelli, ma è comunque uno dei migliori corridori del suo team, soprattutto grazie alla vittoria della PolyNormande. Lo spirito, comunque, è lo stesso della passata stagione, come dimostra anche il secondo posto in una tappa della Parigi-Nizza, e sicuramente lo aiuterà per il suo futuro che, come quello di tutti i suoi compagni, al momento resta ignoto.

FLOP

Al netto di come si è chiusa la stagione, già il 2022 della B&B non aveva regalato grandi emozioni. Sono mancati soprattutto i corridori di esperienza, anche se Pierre Rolland, l’uomo più rappresentativo, ha avuto qualche giornata positiva, soprattutto al Giro del Delfinato. Non si può dire lo stesso di Alexis Gougeard, che faceva fatica già da un paio di stagioni e non è riuscito a beneficiare del cambio di maglia per invertire la tendenza. Il francese chiude l’anno con una sola top 10 in 74 giorni di corsa e un contributo insufficiente anche al servizio dei compagni.

Un altro ex Ag2r come Cyril Gautier non è ancora riuscito a trovare la sua dimensione nel quarto anno nel team, al quale ha apportato la sua esperienza e il suo spirito battagliero. Nel suo caso, però, il peso della carta d’identità che recita1987 come anno di nascita comincia a farsi sentire. Situazione simile anche per Cyril Lemoine (classe ’83) e Jonathan Hivert (classe ’85, che ha deciso di appendere la bici al chiodo), uomini che hanno faticato a confermare i risultati che in passato erano in grado di apportare con sprazzi di qualità.

Un infortunio alla clavicola ha rallentato Jens Debusschere in primavera. Tuttavia, anche nel resto dell’anno il belga non è riuscito mai a mettere in mostra quelle qualità che gli hanno permesso di vincere ben 15 corse in carriera. Il successo gli manca però dal 2018 e, a 33 anni, non gli restano più molti anni per ritrovare lo smalto di un tempo. L’augurio, per lui come per tutti i suoi compagni, è che possano riuscire a trovare una squadra per il 2023 per avere almeno l’occasione di giocarsi ancora le proprie carte.

Miglior Momento

Staff e corridori non porteranno molti bei ricordi da questo 2022, soprattutto della parte finale che rischia di vedere molti rimanere a piedi. Tuttavia, a inizio anno, quando le voci su Parigi, Carrefour, Amazon e altri sponsor vari erano ancora lontane, si poteva gioire anche per dei successi su strada. Al Tour du Rwanda, infatti, dopo aver avuto già la maglia di leader con Laurance, la squadra francese può gioire anche per la vittoria di Alan Boileau. Il francese si inserisce nella fuga di giornata e poi, sulle ultime rampe della salita finale va a riprendere Omer Goldstein scattato in precedenza e lo supera dopo essere entrato nell’ultimo chilometro. Era febbraio e il futuro in quel momento sembrava roseo ed è probabilmente quello il momento in cui la formazione transalpina vorrebbe tornare se potesse scegliere.

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