Tokyo 2020, Richard Carapaz: “Emozione grandissima, sentivo di avere le gambe e ho voluto provare da solo”

Richard Carapaz entra nella storia del suo paese conquistando la prova in linea dei Giochi di Tokyo 2020. L’ecuadoriano è infatti la prima medaglia in assoluto del ciclismo nella storia delle Olimpiadi, ma anche la terza in assoluto e solamente la seconda d’0ro. Un paese in festa quello del portacolori della Ineos Grenadiers, che ha confermato la grande gamba mostrata al Tour de France con una corsa perfetta, in cui ha saputo coniugare, cuore, gambe e testa in una prestazione applaudita da tutti i suoi rivali. Primo al traguardo con un vantaggio di 1’07” su Wout Van Aert, il 28enne si è preso tutti i complimenti da parte dei battuti, partendo proprio dal belga che ha ammesso come sia “un degno vincitore” e che è “stato il più forte” nello scenario odierno.

Scattato sul Mikuni Pass, poi ripartito nel nervoso falsopiano verso l’ultimo GPM di giornata, Carapaz si è sbarazzato di Brandon McNulty sullo strappo che portava agli ultimi cinque chilometri con uno scatto provvidenziale, che gli ha permesso di resistere al ritorno del gruppetto degli inseguitori alle sua spalle, che invece hanno fatto un sol boccone dello statunitense. “Sentivo di avere le gambe e ho provato ad andare a prendermi questa vittoria da solo“, ha commentato faticando a contenere l’emozione intervistato dalla televisione nazionale.

Con indosso la bandiera del suo paese, abbracciato e festeggiato da compagni, rivali ed amici dopo il traguardo, il sudamericano non ha nascosto l’emozione, con un sorriso timido e sincero. “Ho lavorato molto per arrivare fino a qui – aggiunge – Ringrazio la squadra e i miei compagni, anche per il lavoro che hanno fatto per me e per il supporto che mi hanno dato. Ora me la voglio godere. Per me questa vittoria è qualcosa di speciale, una emozione grandissima”.

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