Tokyo 2020, Davide Cassani analizza calendario e percorso: “È adatto a Nibali, la migliore preparazione è il Giro non il Tour”

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 si disputeranno solamente sei giorni dopo la fine del Tour de France 2020. Questa sarà certamente una difficoltà in più per i corridori che vorranno cimentarsi con la gara a cinque cerchi, dato il pochissimo tempo a disposizione per recuperare gli sforzi della corsa transalpina. Oltre a questo si dovrà fare i conti con il fuso orario e abituarsi al clima caldo umido che potrebbero trovare in Giappone. Il CT della Nazionale, Davide Cassani ha espresso le sue considerazioni su quello che sarà il modo ideale per preparare l’appuntamento olimpico che caratterizzerà il calendario agonistico di molti dei protagonisti.

Il problema maggiore è proprio il caldo umido perché a luglio è veramente insopportabile – ha detto il nostro CT alla Gazzetta dello Sport – Quest’anno siamo stati alla preolimpica e abbiamo corso proprio il 25 luglio, la data in cui si disputerà la gara olimpica, e abbiamo trovato un caldo sopportabile. Ma due anni fa il caldo è stato davvero asfissiante. I corridori sono comunque abituati a condizioni meteorologiche particolari. Quest’anno abbiamo fatto i Mondiali con un tempo eccezionalmente freddo e umido. Mentre alla Vuelta e anche in alcune tappe del Tour i corridori trovano temperature veramente insopportabili. L’importante è comunque cercare l’adattamento. Questo vuol dire non fare l’altura pochi giorni prima della prova olimpica e soprattutto provare quelle condizioni di caldo anche qui in Europa. Saremo pronti per il clima che troveremo a Tokyo”.

Uno dei problemi sarà anche la fine del Tour de France 2020 molto vicina alla corsa di Tokyo: “Tre anni fa il Tour terminava due settimane prima dalla corsa olimpica – ha continuato Cassani – Nonostante questo Vincenzo Nibali decise di fare il Tour ma per allenarsi, quindi senza fare classifica e ha perso le Olimpiadi per colpa di una caduta. Tutti quelli che hanno fatto classifica non sono riusciti a conquistare medaglie a Rio. L’anno prossimo, il Tour finirà addirittura solo sei giorni prima della prova olimpica, quindi penso sarà molto difficile correrlo ed essere competitivi a Tokyo. Anche perché c’è il problema del fuso orario, maggiore quando si va verso est. Quindi la cosa migliore è fare il Giro d’Italia e preparare con altre corse le Olimpiadi“.

Infine, un pensiero per Vincenzo Nibali, il probabile capitano azzurro a Tokyo 2020: “Penso che il percorso possa essere adatto a Vincenzo Nibali – ha spiegato il CT – perché è di 235 chilometri con un dislivello di 4800 metri e l’ultima salita di 6 chilometri con delle pendenze che sfiorano il 18 percento. È a 30 chilometri dall’arrivo però c’è poco spazio per recuperare. Non è più un ragazzino ma ha le motivazioni che sono fondamentali. Lui crede di poter fare una grande prova olimpica e sta già pensando adesso. Farà il Giro d’Italia per vincerlo per la terza volta ma il suo secondo obiettivo saranno i Giochi Olimpici”.

 

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