Tirreno-Adriatico 2022, Tadej Pogacar non lascia scampo a nessuno a Bellante

Tappa e maglia per Tadej Pogacar alla Tirreno – Adriatico 2022. Il capitano della UAE Team Emirates conquista il traguardo di Bellante con uno scatto perentorio nell’ultimo chilometro, dopo aver controllato tutti nel corso della salita. Seconda posizione per Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), che in rimonta ha superato un pimpante Victor Lafay (Cofidis), con Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) subito dietro, chiudendo il terzetto a due secondi dal vincitore. Primo del resto dei big è Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che taglia il traguardo con un ritardo di cinque secondi dal vincitore e nuovo leader della corsa, superando Evenepoel e un comunque positivo Filippo Ganna (Ineos Grenadiers).

Dopo i primi venti chilometri vissuti ad altissima velocità malgrado la strada subito impegnativa, la fuga si forma all’improvviso, con il barrage del gruppo che consente a dieci uomini di prendere velocemente il largo. Lilian Calmejane (Ag2r Citroën Team), Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious), Jhonatan Restrepo (Drone Hopper – Androni Giocattoli), Jonathan Caicedo (EF Education – EasyPost), Diego Rosa (Eolo-Kometa Cycling Team), Einer Rubio (Movistar Team), Warren Barguil (Team Arkéa – Samsic), Tsgabu Grmay (Team BikeExchange – Jayco), Christopher Hamilton (Team DSM) e Quinn Simmons (Trek – Segafredo) non preoccupano infatti la Ineos Grenadiers del leader Filippo Ganna, che preferisce salire regolare e senza forzare nella lunga ascesa a scaglioni verso il primo GPM di giornata. Il distacco arriva così a superare i 5’30”, con la UAE Team Emirates che decide a quel punto di controllare la situazione, per evitare di dover faticare maggiormente in seguito.

Da quel momento il distacco resta intorno ai cinque minuti, ma dopo essere passati al traguardo volante, conquistato da uno scalpitante Quinn Simmons, i fuggitivi vedono il proprio margine calare velocemente. All’ingresso nel circuito conclusivo il vantaggio è così sceso a tre minuti, che diventano due all’imbocco della prima scalata verso Bellante. Mentre dietro è la Quick-Step Alpha Vinyl a imporre l’andatura, al comando si staccano subito Sutterlin, Calmejane e Rubio, con Simmons che conferma l’ottima gamba con uno scatto perentorio. Caicedo prova a seguirlo, ma deve arrendersi allo statunitense, che scollina con un vantaggio di venti secondi sugli altri reduci della fuga. Dietro di loro la formazione belga alza ulteriormente il ritmo in vista dello scollinamento, con Julian Alaphilippe che lancia l’offensiva di Remco Evenepoel andando a riprendere Sutterlin e Rubio. All’azione del giovane belga risponde prontamente Tadej Pogacar, con anche Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Jai Hindley (Bora-hansgrohe) che rispondono a questa offensiva.

Il quartetto conclude la discesa con un vantaggio di una dozzina di secondi sul resto del gruppo, riportandosi velocemente su Calmejane e Grmay, che si aggregano. A tirare sono tuttavia i soli Evenepoel e Pogacar, mentre dietro le altre squadre di organizzano, costringendo i due enfant prodige a desistere. Intanto Simmons prosegue la sua azione con buona lena, distanziando in maniera definitiva gli ex compagni di avventura, che finiscono per essere ripresi da un gruppo scosso da nuovi, ma infruttuosi scatti. A quel punto sono Bora – hansgrohe e Jumbo – Visma a portarsi in testa, con la formazione neerlandese che detta il suo ritmo nel corso della seconda ascesa di Bellante, dimezzando il distacco da Simmons al secondo passaggio al traguardo.

I poco più di trenta secondi di vantaggio si esauriscono rapidamente nel corso della discesa e del falsopiano successivo, dove si registrano gli scatti di Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) e Andrea Vendrame (Ag2r Citroën), provocando una ulteriore accelerazione. Simmons si deve così arrendere a 15 chilometri dal traguardo, mettendosi subito al servizio dei compagni in testa al gruppo, dal quale esce Valentin Ferron (TotalEnergies). Il francese guadagna un massimo di 15 secondi, ma alle sue spalle tutti si organizzano per la salita finale e non ha scampo, venendo ripreso proprio all’approccio dell’ultima scalata verso il traguardo, subito affrontata con grande determinazione dal gruppo.

Primo a partire è Romain Bardet (Team DSM), che inaugura una serie di scatti che non riescono a fare la differenza. Mentre la selezione si opera da dietro, in testa ci provano anche Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan), Benjamin Thomas (Cofidis), Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni), Wilco Kelderman (Bora-hansgrohe), Mikel Landa (Bahrain-Victorious), Victor Lafay (Cofidis) e Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl, ma sono tutte azioni di breve durata, che si annullano da sole. Denominatore comune è la presenza fissa di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) tra i primissimi a reagire, con lo sloveno pronto a chiudere poi anche allo scatto di Richie Porte (Ineos Grenadiers) in vista dell’ultimo chilometro e a quello di Lafay poco dopo aver superato la flamme rouge. A quel punto lo sloveno decide di rilanciare, staccando il francese con un cambio di ritmo micidiale, che non lascia scampo a nessuno.

Risultato Tappa 4 Tirreno-Adriatico 2022

Classifica Generale Tirreno-Adriatico 2022

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