Tour de France 2023, Presentazione Percorso e Favoriti Prima Tappa: Bilbao – Bilbao (182 km)

Il Tour de France 2023 si aprirà nei Paesi Baschi con una tappa che promette subito spettacolo. Il via di questa edizione verrà dato da Bilbao, dove la corsa tornerà al termine di una tappa di 182 chilometri che presenterà ben cinque GPM, oltre ad altre salite non categorizzate, che potrebbero far esplodere subito la corsa. Non ci attendiamo grandi distacchi sul traguardo, ma, certamente, non mancherà il terreno per i corridori che vorranno regalare spettacolo e andarsi a prendere la prima Maglia Gialla di questa edizione. Possibile anche che qualche uomo di classifica possa lanciare i primi segnali e testare la sua forma e quella degli avversari

ORARIO TRASFERIMENTO: 12:30
ORARIO DI PARTENZA: 12:55
ORARIO DI ARRIVO (PREVISTO): 17:15-17:42
DIRETTA TV E STREAMING: 14:45-18:00 Rai2 | 12:00-18:00 Eurosport 1 / Eurosport, Discovery+, GCN
HASHTAG UFFICIALE: #TDF2023

Percorso Prima Tappa Tour de France 2023

Il percorso si presenta piuttosto mosso subito dalla partenza da Bilbao. Il primo GPM, di terza categoria, la Côte de Laukiz (2,2 km al 6,9%) si trova subito dopo 13,8 chilometri dal via. Il gruppo non avrà respiro, dal momento che sarà seguito da diversi strappi non categorizzati come GPM in una fase di corsa che potrebbe rivelarsi subito molto animata visto che la fuga non è uno scenario da escludere completamente. La seconda ascesa classificata, sempre di terza categoria, sarà la Côte de San Juan de Gaztelugatxe (3,5 km al 7,6%) dopo poco meno di settanta chilometri.

Dopo la discesa, altri saliscendi precedono il traguardo volante di Gernika-Lumo dopo 88,2 chilometri, al centro dell’unica fase sostanzialmente pianeggiante di una giornata complicata, che introdurrà una seconda parte di tappa piena di insidie, in cui di pianura se ne troverà pochissima. Poco dopo aver percorso 105 chilometri, i corridori affronteranno una nuova salita non classificata, prima di entrare in un tratto che propone, a partire dal chilometro 137, in rapida successione tre salite che fanno pregustare a molti la prima battaglia di questa edizione del Tour de France.

Tra Col de Morga (4 km al 5,8%), Côte de Vivero (4,2 km al 7,3%) e Côte de Pike (2 km al 10%) è infatti un continuo saliscendi fatto di salite a tratti anche piuttosto arcigne e discese veloci in cui il gruppo rischia di spezzarsi ulteriormente. Dalla sommità dell’ultima ascesa, che presenta nella parte finale pendenze che arrivano al 15 per cento, mancheranno solamente 9,6 chilometri al traguardo: il trampolino perfetto, quindi, per un attacco di un corridore isolato o di un gruppetto molto ristretto e selezionato. Non ci saranno, come invece inizialmente previsto, abbuoni in secondi in corrispondenza del passaggio al Gran premio della Montagna.

Una discesa altrettanto veloce condurrà poi i corridori all’inizio dello strappo che porta all’arrivo, un ultimo chilometro con una pendenza media del 4,4% che tuttavia si addolcisce nel finale e che rappresenterà l’ultima occasione per fare la differenza per chi andrà poi, qualche minuto dopo, ad indossare la prima Maglia Gialla.

Salite Prima Tappa Tour de France 2023

Favoriti Prima Tappa Tour de France 2023

Mathieu Van Der Poel avrà il suo da fare per non farsi staccare dagli scalatori più agili in salita, ma nel caso dovesse riuscire a limitare bene i danni, magari chiudendo nelle discesa, per il leader della Alpecin – Deceuninck c’è un finale perfetto in cui far valere la sua potenza ed esplosività. Il fenomeno neerlandese è anche uno degli indiziati maggiori in caso la corsa sia meno dura di quanto ci si aspetti, o se il ritmo resta alto, senza scossoni da parte dei big, potendo così giocarsi al meglio le sue carte in uno sprint ascendente in cui potrebbe anche trovare supporto da una squadra sempre più solida, che sarà totalmente al suo servizio.

L’eterno rivale Wout Van Aert (Jumbo-Visma) sarà molto probabilmente a sua volta della partita, con l’unica eccezione se il compagno di squadra Jonas Vingegaard dovesse perdere terreno da Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), l’altro uomo a cui domani tutti guarderanno. Il belga resiste meglio in salita rispetto al neerlandese e a sua volta sarà temutissimo in caso di arrivo allo sprint, anche se la grande incognita è l’eventualità che debba essere sacrificato alla causa del campione in carica. Il danese presumibilmente non si muoverà in prima persona, a meno dovesse trovare delle crepe nel suo maggiore rivale, ma presumibilmente baserà la sua corsa su di lui, provando a seguirlo in ogni azione.

Il percorso sembra peraltro disegnato su misura per Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep). Il francese è perfetto per un finale così variegato, soprattutto per la sua capacità di piazzare stoccate imparabili per i rivali, ma arriva al Tour con qualche punto interrogativo sulla sua condizione generale. Dovesse essere al massimo, potrebbe anche sfruttare le eventuali marcature fra gli altri favoriti di giornata. Stesso discorso per Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), il quale ha evidenziato come ci sia la possibilità per un corridore di arrivare da solo sotto lo striscione del traguardo di Bilbao. L’inglese sa produrre attacchi fulminanti, in discesa è un drago e arriva all’appuntamento come uomo di riferimento della sua squadra: impossibile non tenerlo in considerazione.

Attenzione inoltre a Michael Woods (Israel-PremierTech). Il canadese è corridore che ben si addice alle classiche movimentate, cui somiglia parecchio la tappa in questione. Anche lui potrebbe approfittare di qualche contesto tattico bloccato, anche se dal punto di vista delle “velocità di punta” è probabilmente un gradino sotto rispetto ai corridori citati prima di lui. Nella stessa squadra c’è anche il belga Dylan Teuns, atleta che arriva da un periodo non entusiasmante ma che ha le qualità ideali per brillare su un percorso di questa tipologia. Chi si presenta con il morale altissimo e con una condizione invidiabile è Valentin Madouas (Groupama-FDJ): il francese ha appena vinto un durissimo Campionato Nazionale e ha caratteristiche che ben si sposano con il percorso di questa frazione inaugurale, oltre a uno spunto che potrebbe essergli molto utile in caso di volata molto ristretta.

Un corridore che potrebbe provare a inventarsi qualcosa di particolare è Matej Mohorič (Bahrain Victorious), che sui vari strappi potrebbe tenere botta regalandosi poi la possibilità di un “tutto per tutto” con un singolo attacco, magari consolidato pennellando le curve della discesa che porta al traguardo. Può tentare qualcosa anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek), che ha dimostrato di avere l’esplosività giusta per fare bene anche su strappi brevi: la sua situazione andrà però valutata anche dal punto di vista tattico, vista la presenza in corsa di un corridore per certi versi simile all’abruzzese, ovvero quel Mattias Skjelmose Jensen che potrebbe mettersi anche in azione in prima persona, sfruttando l’onda della buona condizione portata fuori dal Giro di Svizzera.

Se saranno gli uomini di classifica a giocarsi il successo, bisognerà fare molta attenzione a Pello Bilbao (Bahrain Victorious). La corsa passa davanti al portone di casa sua, il basco conosce le strade a menadito e saprà sicuramente dove e quando piazzare un eventuale attacco, magari sorprendendo gli altri contendenti. Il basco dovrebbe però staccare tutti per ambire a un successo, stessa cosa richiesta, per un eventuale vittoria, a Romain Bardet (Dsm-Firmenich), altro uomo di esperienza e di grandi qualità, soprattutto da fondista. Neilson Powless (Ef Education-Easypost) è atleta un po’ meno esperto di quelli appena citati, ma ha sicuramente le qualità di attaccante che possono servire per completare un capolavoro in un contesto così importante e ambito. Nella squadra dello statunitense c’è inoltre Richard Carapaz, altro corridore che non si tira indietro se vede la possibilità di farsi avanti in prima persona, anche se il disegno degli ultimi chilometri non sembra essergli del tutto ideale.

Un percorso così variegato lascia comunque molto spazio ad attacchi a sorpresa. In questo caso, bisogna tenere in considerazione corridori di indubbie qualità come Benoit Cosnefroy (Ag2 Citroën), Victor Lafay (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e come Michal Kwiatkowski (Ineos Grenadiers). Quest’ultimo da tempo non riesce a piazzare zampate su palcoscenici di alto livello, ma potrebbe trovare nella sua esperienza e nelle maglie tattiche della sua squadra, più larghe rispetto al solito, la spinta per regalarsi nuovamente una giornata da protagonista assoluto.

Una delle eventualità di conclusione è quella di una volata per un gruppo ristretto: in questo caso, occhio alla maglia Movistar di Alex Aranburu, che è un altro atleta che corre in casa, che sa tenere molto bene sulle salite brevi e che allo sprint sa farsi valere. Stesso discorso per Fred Wright (Bahrain Victorious), che si presenta all’appuntamento spinto dal recente successo ottenuto ai Campionati Nazionali e che ha anche la carta-fuga, da lontano o da vicino, da potersi giocare nell’arco della giornata.

La possibilità di guadagnare tempo prima del gran finale e di arrivare più o meno freschi alla resa dei conti ce l’hanno anche Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Bob Jungels (Bora-hansgrohe), Gianni Moscon (Astana Qazaqstan), Simon Clarke (Israel-Premier Tech), il basco Omar Fraile (Ineos Grenadiers) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Quest’ultimo è peraltro un corridore dotato di una “sparata” che potrebbe anche fare danni negli ultimissimi chilometri, così come il connazionale francese Remi Cavagna (Soudal-QuickStep).

Borsino dei Favoriti Prima Tappa Tour de France 2023

***** Mathieu van der Poel
**** Tadej Pogacar, Wout Van Aert
*** Julian Alaphilippe, Tom Pidcock, Michael Woods
** Giulio Ciccone, Valentin Madouas, Matej Mohorič, Jonas Vingegaard
* Romain Bardet, Pello Bilbao, Neilson Powless, Mattias Skjelmose Jensen, Dylan Teuns

Meteo Previsto Prima Tappa Tour de France 2023

Nuvoloso. Possibilità di precipitazioni: 20%. Umidità relativa: 74%. Vento direzione NO fino a 20 km/h. Temperatura prevista: minima 18°C, massima 24°C

Maggiori insidie Prima Tappa Tour de France 2023

L’elemento da non sottovalutare saranno le discese, specialmente quando in rapida successione si alterneranno le tipiche salite basche, ripide e sinuose, seguite da tratti ovviamente opposti subito dopo. Se si perde qualche metro in salita, dopo lo scollinamento possono diventare rapidamente il doppio creando un buco che non è semplice chiudere, specialmente quando ci sono queste ripetizioni che inevitabilmente possono portare il gap ad allargarsi, aumentando il dispendio di energie. La lotta per le posizioni di testa sarà feroce e bisognerà fare dunque ancora più attenzione.

Altimetria e Planimetria Prima Tappa Tour de France 2023

Cronotabella Prima Tappa Tour de France 2023

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