Presentazione Percorso e Favoriti Prova in Linea Uomini élite Mondiali Zurigo 2024

I Mondiali di Zurigo 2024 si chiudono con la prova in linea uomini élite. In programma domenica 29 settembre, l’appuntamento clou della settimana iridata vedrà quasi tutti i big darsi battaglia su un percorso decisamente impegnativo tra Winterthur e Zurigo, dove dopo 273,9 chilometri e 4500 metri di dislivello verrà incoronato il successore di Mathieu Van Der Poel, trionfatore a Glasgow 13 mesi fa. Pur senza asperità particolarmente lunghe o impegnative, il circuito elvetico ha dimostrato nelle altre categorie di poter fare grande selezione, dunque a giocarsi la vittoria  e la maglia iridata dovrebbero essere gli atleti dotati di grande resistenza.

ORARIO DI PARTENZA: 10:30
ORARIO DI ARRIVO PREVISTO: 16:45-17:20
DIRETTA TV: 10:25-14:00 RaiSport – 14:00-17:30 Rai 2 / 10:30-18:00 Eurosport 1, Discovery+
HASHTAG UFFICIALE: #Zurich2024

Albo d’oro recente Prova in linea Uomini élite Mondiali di Ciclismo

2023 VAN DER POEL Mathieu
2022 EVENEPOEL Remco
2021 ALAPHILIPPE Julian
2020 ALAPHILIPPE Julian
2019 PEDERSEN Mads
2018 VALVERDE Alejandro
2017 SAGAN Peter
2016 SAGAN Peter
2015 SAGAN Peter
2014 KWIATKOWSKI Michal
2013 RUI COSTA Alberto
2012 GILBERT Philippe

Percorso Prova in linea Uomini élite Zurigo 2024

Winterthur – Zurigo (273,9 km)

La gara iridata scatterà da Winterthur, con i corridori che dovranno inizialmente percorrere un lungo anello che, dopo una trentina di chilometri, li riporterà a transitare dalla città di partenza dopo aver già affrontato una prima asperità, la salita di Bebikon. La seconda difficoltà sarà rappresentata invece dall’ascesa di First, che il gruppo incontrerà nei 30 chilometri che porteranno all’ingresso del circuito finale, prima del quale si salirà anche verso Ebmatingen. Affrontati i brevi saliscendi che compongono il tratto centrale dell’anello conclusivo, si transiterà quindi per la prima volta sul traguardo ai -188,1 dalla conclusione per iniziare il primo dei sette giri in programma.

Il circuito di Zurigo, lungo 26,9 chilometri, è lo stesso affrontato in questi giorni dalle altre categorie e, dopo 3000 metri, presenterà il breve ma impegnativo strappo di Zürichbergstrasse (1,1 km all’8%, max. 15%), seguito, quasi senza soluzione di continuità, dalla salita di Witikon (2,3 km al 5,7%, max. 9%), che proseguirà in falsopiano (tratto dove, si è visto, si può fare la differenza) fino a Ötlisberg. Si tornerà quindi a percorrere il segmento centrale vallonato già affrontato a ingresso circuito, comprendente un paio di strappetti adatti ai corridori esplosivi, poi una discesa piuttosto veloce e tecnica porterà ai piedi dell’ultima breve asperità, superata l’ultima volta a poco meno di 5000 metri dall’arrivo.

Favoriti Prova in linea Uomini élite Zurigo 2024

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L’uomo più atteso è sicuramente Tadej Pogacar. Anche se la Slovenia ha perso qualche pezzo di prestigio per strada e probabilmente non ha l’intera squadra al suo servizio visto che Primoz Roglic ambisce anche lui legittimamente ad un risultato importante, il classe 1998 ha tutto per fare sua una corsa che forse è meno dura di quanto sembrasse, vedendo come sono andate alcune prove, ma che comunque gli offre più di uno spunto per provare a fare la differenza, tanto dalla distanza quanto nel finale. Reduce da una stagione quasi da imbattuto, il vincitore di Giro e Tour vuole entrare ancora di più nella storia e si è preparato minuziosamente per questo appuntamento, al quale arriva con forse più determinazione che mai. Il suo più esperto compagno potrebbe essere una pedina tattica preziosa, ma paradossalmente anche un elemento che potrebbe frenarlo in alcuni frangenti, nei quali la marcatura della quale sarà sicuramente vittima potrebbe favorire Roglic.

Due gli sfidanti più attesi, corridori con caratteristiche molto diverse fra loro, ma che hanno entrambi ampiamente margine di manovra e possibilità in una corsa di questo tipo. Il primo è quel Remco Evenepoel che in nazionale lascia da tempo il segno ad ogni sua uscita (da professionista l’ha indossata tredici volte, conquistando in tutto sei ori e altri cinque podi) e che quest’anno ha un ruolino di marcia impressionante visti i tre ori sinora tra Giochi e Mondiali. Il belga dovrà cercare di arrivare da solo viste le sue caratteristiche, ma le sue enormi qualità a cronometro e la sua capacità di cogliere l’attimo sono temibili. Al contrario, potrà provare a giocare maggiormente di rimessa il campione uscente Mathieu Van Der Poel, che ha fatto una preparazione mirata per questo appuntamento con l’obiettivo di perdere più peso possibile per resistere al meglio in salita. Sugli strappi brevi sarà micidiale a sua volta, ma la lunga ripetizione e le salite più lunghe saranno quelle dove i suoi rivali dovranno cercare di lasciarselo alle spalle. Facile da dire, ma da fare rischia di essere tutta un’altra storia.

A sfidare i tre grandi favoriti saranno in molti, tra cui alcune nazionali pronte ad una corsa molto offensiva potendo contare su un gran numero di pedine. L’obiettivo di nazioni come Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti, ad esempio, sarà quello di provare a sfruttare i propri numeri con una strategia aggressiva sin dalle prime fasi di corsa. Gli scandinavi hanno due leader molto diversi fra loro come il veloce e resistente Mads Pedersen e il coriaceo Mattias Skjelmose, ma nel mezzo ci sono tanti altri corridori importanti che ci si aspetta di vedere all’opera come Jakob Fuglsang, Mikkel Honoré, Kasper Asgreen, Magnus Cort e Michael Valgren. I transalpini hanno in Julian Alaphilippe un primo violino di qualità, ben supportato da una orchestra in cui i vari Romain Bardet, David Gaudu, Romain Grégoire, Valentin Madouas, Rudy Molard e Pavel Sivakov possono tutti far emergere il proprio strumento in un concerto. Dall’altra parte della Manica non sono da meno visto che ad un uomo che potrebbe giocare di rimessa come Stephen Williams, esploso quest’anno grazie alla sua grande esplosività, vengono affiancate tante possibili opzioni d’attacco come Oscar Onley, Tom Pidcock, Adam Yates e Simon Yates, che in un confronto diretto partono probabilmente battuti, ma con le giuste condizioni possono rivelarsi molto pericolosi.

Discorso simile per gli iberici che con Juan Ayuso hanno un corridore di peso, seppur sulla carta inferiore ai grandi nomi, ma probabilmente l’intera selezione ha la possibilità di dire la sua in qualche modo visto che Roger Adrià, Alex Aranburu, Pello Bilbao, la rivelazione Pablo Castrillo, gli esperti Mikel Landa e Enric Mas e l’altro talento Carlos Rodriguez hanno tutti caratteristiche che ben si sposano con il profilo del giorno. Tante frecce anche nella faretra a stelle e strisce con Matteo Jorgenson che appare come il più pericoloso, ma uomini come Brandon McNulty, Neilson Powless, Magnus Sheffield e Quinn Simmons sono pronti a farsi vedere a loro volta.

In questa ottica comunque attenzione anche al Belgio, che al fianco di Evenepoel propone corridori di grande qualità come Tiesj Benoot, Maxim Van Gils e Tim Wellens che indubbiamente partono a pieno servizio del leader, ma che in caso di corse tattiche possono sicuramente diventare pericolosi. Occhio ovviamente anche agli azzurri, che sono privi del grande solista, ma sono un gruppo in grado di fare molto bene e rendere grande la giornata. Andrea Bagioli, Mattia Cattaneo, Giulio Ciccone, Lorenzo Rota, Antonio Tiberi, Diego Ulissi, Edoardo Zambanini e Filippo Zana sono pronti a far brillare il nostro tricolore e da loro ci si aspetta sicuramente di vederli spesso all’attacco, con probabilmente Ciccone e Tiberi come ultimi uomini a muoversi, anche se chiaramente molto dipenderà da quando gli uomini più attesi spareranno le loro cartucce.

Tra le nazionali più rappresentate anche l’Australia, che avrà in Michael Matthews uno di quei corridori che tutti vorranno staccare, visto che il classe 1990 ha mostrato già un ottimo feeling con queste strade nella crono e la sua capacità di reggere agli strappi è notoria, pur conservando un ottimo spunto veloce. Il 34enne di Canberra sarà così l’uomo protetto di una nazionale che d’altro canto ha numerose pedine per una corsa d’attacco, anche se il percorso potrebbe essere non abbastanza duro per scalatori più puri come Jai Hindley, Ben O’Connor, Michael Storer o Jay Vine, che comunque ci si aspetta di vederli provare.

Tra coloro che proveranno a stringere i denti anche Biniam Girmay, che rischia di soffrire parecchio, ma che sella corsa dovesse rivelarsi tattica diventerebbe un rivale temibile vista la grande qualità allo sprint. La sua Eritrea sarà tutta per lui, anche se Natnael Tesfatsion potrebbe essere un altro candidato a sorprendere. Capitano unico anche per la Svizzera, con i padroni di casa che hanno in Marc Hirschi uno dei corridori più in forma del momento. Autore di una splendida estate, il classe 1998 sembra tornato ai suoi livelli migliori al momento giusto e non va sottovalutato, anche se negli ultimi tempi si è visto poco nel confronto diretto con i big, facendo spesso da gregario di lusso per Pogacar. E chissà che proprio questa grande conoscenza non possa essere per lui un vantaggio importante.

All’elenco della nazionali che possono provare ad anticipare in qualche modo si aggiungono Norvegia di Tobias Halland Johannessen e Andreas Leknessund, la Germania di Marco Brenner e Maximilian Schachmann, la Nuova Zelanda di Finn Fisher-Black e sicuramente anche l’Irlanda di Ben Healy, corridore che ormai ci ha abituato alle sue tattiche temerarie, a volte capaci di portare grandi frutti. Corridore aggressivo è anche Toms Skujins, la punta migliore della Lettonia, che potrebbe provare anche dalla lunga distanza per poi farsi trovare davanti al momento giusto. Temibile, come sempre, in salita sarà la Colombia con Santiago Buitrago e Daniel Martinez come uomini di spicco, anche se resta da vedere se la corsa sia abbastanza dura.

Attenzione anche a corridori di grande esperienza come Rui Costa e Mike Woods. Anche se il leader del Portogallo sulla carta è Joao Almeida, che proverà ancora una volta a far valere la sua grande regolarità, l’ex iridato sa come gestire le situazioni e potrebbe diventare una spina nel fianco se si trova davanti. Il canadese è invece evidentemente la prima punta della sua nazionale, che ha in Derek Gee un altro che potremmo vedere all’attacco molto presto, e quando partiranno le azioni decisive in salita potrebbe provare a reggere il ritmo. Ci potrebbe provare anche il solitario  Aleksandr Vlasov, osso duro in salita e discretamente veloce quando si parla di gruppi ristretti.  Come lui l’ungherese Attila Valter e il ceco Matthias Vacek, che tuttavia dovrebbero cercare di anticipare per poter sperare di ritrovarsi davanti con i migliori dopo che la corsa sarà esplosa.

Borsino dei Favoriti Prova in linea Uomini élite Zurigo 2024

***** Tadej Pogacar
**** Remco Evenepoel, Mathieu Van Der Poel
*** Marc Hirschi, Matteo Jorgenson, Primoz Roglic
** Julian Alaphilippe, Ben Healy, Maxim Van Gils, Stephen Williams
* Juan Ayuso, Pello Bilbao, Michael Matthews, Mads Pedersen, Mattias Skjelmose

Meteo Previsto Prova in linea Uomini élite Zurigo 2024

Per lo più nuvoloso. Possibilità di precipitazioni: 10%. Umidità relativa: 68%. Vento: direzione OSO fino a 11 km/h. Temperatura prevista: minima 8° C, massima 14° C.

Altimetria e Planimetria Prova in linea Uomini élite Zurigo 2024

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