Analisi Percorso Giro di Romandia 2022

Il percorso del Giro di Romandia 2022 non si discosta dalla tradizione. La corsa a tappe elvetica, in programma dal 26 aprile al 1 maggio, proporrà infatti un tracciato come sempre piuttosto impegnativo, che vedrà il gruppo affrontare ben 14mila metri di dislivello totali nonostante la presenza delle consuete due cronometro, una iniziale e una finale. Nelle quattro tappe in linea, invece, almeno una dovrebbe essere ad appannaggio dei velocisti resistenti, mentre un’altra, la penultima, vedrà protagonisti gli scalatori più forti. Due frazioni intermedie completeranno quindi il percorso della gara, che permetterà a molti corridori di concludere la prima parte di stagione, mentre per altri sarà utile per rifinire la preparazione in vista del Giro d’Italia.

Percorso Giro di Romandia 2022

Come di consueto, la corsa si aprirà con un breve prologo, che quest’anno si svolgerà a Losanna su un tracciato completamente pianeggiante di 5120 metri. Partenza e arrivo saranno posti di fronte allo Stadio de la Tuilière, con la prova che appare favorire gli specialisti delle lancette per la presenza di diversi tratti di rettilineo e di alcune curve insidiose. La prima Maglia Verde (che quest’anno sostituisce quella Gialla per indicare il leader della generale) dovrebbe dunque essere un affare tra cronomen, mentre i distacchi tra gli uomini di classifica dovrebbero essere abbastanza contenuti.

La prima frazione in linea prenderà invece il via da La Grande Béroche e vedrà il gruppo percorrere un tratto iniziale pianeggiante di circa 35 chilometri, ma con il GPM di Suchy (2 km al 6,1%, max. 8%) il volto della tappa cambierà radicalmente. Nei chilometri seguenti, infatti, si incontreranno un paio di strappi e l’ascesa di Esmonts (7 km al 4%, max. 8%), poi, a 93,2 chilometri dalla conclusione, i corridori transiteranno per la prima volta sul traguardo di Romont, posto al termine di un breve strappo di poco più di 1000 metri. A questo punto, si affronteranno due giri del circuito finale da 46,6 chilometri, che in pratica non presenterà un metro di pianura con i suoi saliscendi continui e con il GPM di Massonnens (2 km al 6,1%, max. 12%), che verrà scalato per l’ultima volta a undici chilometri dall’arrivo. Una giornata, questa, da quasi 3000 metri di dislivello e adatta agli uomini da classiche e ai finisseur, con i big della generale che in ogni caso dovranno tenere alta l’attenzione.

Anche il giorno seguente, nella Echallens  – Echallens, di pianura ce ne sarà ben poca, tuttavia le ruote veloci particolarmente resistenti potrebbero riuscire a superare indenni le varie asperità di giornata e a giocarsi il successo di tappa. Dopo un tratto in linea iniziale di una decina di chilometri, i corridori si immetteranno in un primo circuito di circa 50 chilometri che proporrà qualche breve salita e che permetterà di transitare per la prima volta sulla linea d’arrivo. Da qui, inizierà un secondo anello di una sessantina di chilometri che sarà caratterizzato dall’ascesa di La Praz (6,7 km al 4,6%, max. 10%), l’unico GPM di giornata, posto esattamente a metà del percorso, dopo il quale si ritornerà nuovamente verso Echallens, dove si passerà per la seconda volta sul traguardo ai -55 dalla conclusione. A questo punto, si percorrerà un’altra volta il circuito affrontato a inizio tappa che presenterà le stesse brevi salite non particolarmente impegnative scalate già in precedenza, che non dovrebbero fare grandissima selezione in gruppo.

I saliscendi proseguiranno anche nella terza tappa, che partirà e si concluderà a Valbroye. Pochi chilometri dopo il via, il gruppo affronterà subito il primo GPM di giornata, Dompierre (4,4 km al 4,9%, max. 10%), seguito da un altro breve tratto di salita che anticiperà il primo passaggio sul traguardo. Subito dopo si scalerà quindi lo strappo di Sassel (2,4 km al 5,7%, max. 12%), poi, dopo una trentina di chilometri più tranquilli, il GPM di Châbles (2,4 km al 5,6%, max. 16%) e un’altra breve ascesa prima dello sprint intermedio di Combremont-le-Grand, passato il quale si tornerà verso Valbroye. Questa volta, tuttavia, non si transiterà sulla linea d’arrivo ma si affronterà comunque una seconda volta lo strappo di Sassel, seguendo poi un circuito più breve rispetto a quello percorso in precedenza, che taglierà fuori la salita di Châbles ma non un secondo passaggio dal traguardo volante di Combremont-le-Grand. A questo punto, a 60 chilometri dalla conclusione, i corridori si troveranno davanti a un tratto di strada abbastanza mosso che, attraverso tre salitelle, introdurrà al gran finale, formato da una seconda scalata del GPM di Dompierre e dall’ascesa di Sédeilles (4,3 km al 4,7%, max. 11%), che sarà scollinata a soli 7700 metri dall’arrivo, quasi tutti in discesa.

La tappa regina di questa edizione della corsa elvetica sarà però la quarta, che proporrà più di 4100 metri di dislivello e prenderà le mosse da Aigle. I primi 50 chilometri di gara saranno totalmente pianeggianti, poi, dopo essere transitati da Sion, ecco il primo dei sei GPM in programma, l’impegnativa salita di Nax (10,2 km al 7,7%, max. 11%), seguita da una lunga discesa che porterà il gruppo a transitare per la prima volta dallo sprint intermedio di Chippis. Subito dopo, la strada tornerà ad impennarsi verso il GPM di Le Pontis (7,3 km al 7,5%, max. 13%), in cima al quale non si comincerà a scendere ma si continuerà a salire per una decina di chilometri, anche se l’ascesa di Saint-Luc sarà lunga ufficialmente 4600 metri (pendenza media del 7,8%, max. 11%). Solo a questo punto inizierà la discesa (anche se interrotta da qualche chilometro in contropendenza), terminata la quale i corridori scaleranno la quarta difficoltà di giornata, la salita di Les Ziettes d’en Bas (4,6 km al 5,9%, max. 11%), seguita a sua volta da una lunga discesa e da un tratto pianeggiante che porterà al secondo passaggio dal traguardo volante di Chippis. Nuovamente si affronterà quindi il GPM di Le Pontis, che questa volta non sarà seguito dall’ascesa di Saint-Luc ma da quella di Grimentz (6,2 km al 7,1%, max. 11%), che si concluderà a 7800 metri dall’arrivo di Zinal, con gli ultimi 4000 in leggera salita.

L’ultima possibilità di modificare le cose e di provare a ribaltare la classifica sarà data dalla cronometro finale di 15,84 chilometri, che partirà dal Centro Mondiale del ciclismo di Aigle, reduce dalle celebrazioni per il suo 20esimo anniversario. Scesi dalla pedana di partenza, i corridori affronteranno inizialmente circa 5000 metri pianeggianti fino a Ollon, ma sarà questo l’unico tratto nel quale gli specialisti potranno verosimilmente fare la differenza, dato che da questo momento fino al traguardo di Villars la strada salirà in maniera costante. Una salita, dunque, di dieci chilometri, con pendenze anche abbastanza impegnative, nell’ordine dell’8%, e caratterizzata anche da diversi tornanti, lungo la quale bisognerà essere abili a gestirsi. Arrivati in cima, si conoscerà quindi il vincitore di questa tappa e del Giro di Romandia 2022.

Tappe Giro di Romandia 2022

Prologo (26/04): Losanna – Losanna (5,12 km, cronometro)
Tappa 1 (27/04): La Grande Béroche – Romont (178 km)
Tappa 2 (28/04): Echallens  – Echallens (168,2 km)
Tappa 3 (29/04): Valbroye – Valbroye (165,1 km)
Tappa 4 (30/04): Aigle – Zinal/Val d’Anniviers (180,1 km)
Tappa 5 (01/05): Aigle – Villars (15,84 km, cronometro)

Altimetrie e Planimetrie Giro di Romandia 2022

Prologo (26/04): Losanna – Losanna (5,12 km, cronometro)

Tappa 1 (27/04): La Grande Béroche – Romont (178 km)

Tappa 2 (28/04): Echallens  – Echallens (168,2 km)

Tappa 3 (29/04): Valbroye – Valbroye (165,1 km)

Tappa 4 (30/04): Aigle – Zinal/Val d’Anniviers (180,1 km)

Tappa 5 (01/05): Aigle – Villars (15,84 km, cronometro)

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