Giro di Romandia 2022, la classifica big: ribaltone finale di Vlasov, che conquista la corsa davanti a Mäder e Geschke

Pronti via e Geraint Thomas mette subito le cose in chiaro. Nel prologo di Losanna, valevole come gara di apertura del Giro di Romandia 2022, il corridore della Ineos Grenadiers ha messo a tacere tutti i suoi detrattori. Il classe 1986 è il primo dei big in classifica, a soli 10″ dal vincitore e compagno di squadra Ethan Hayter. A 4″ di distanza dal britannico si piazza Juan Ayuso (UAE Team Emirates), sempre più rivelazione del circus del WorldTour. Distacco minimo anche per Brandon McNulty (UAE Team Emirates) a soli 7″ e per Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) a 9″. Oltre il muro dei 10″ troviamo invece Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious), mentre sono oltre 20 i secondi di distacco accumulati da Sergio Higuita (Bora-hansgrohe) e da Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) in soli 5 chilometri di gara.

La prima tappa in linea regala già dei piccoli colpi di scena. Una caduta a una decina di chilometri dalla conclusione coinvolge il leader della generale Hayter che, oltre a difendere la maglia, avrebbe cercato sicuramente di lottare per la tappa. Il corridore della Ineos Grenadiers si è rialzato molto dolorante ed ha, dunque, lasciato ogni ambizione di vittoria e classifica. La maglia adesso è nelle mani di Rohan Dennis (Jumbo-Visma), davanti a Felix Großschartner (Bora-hansgrohe) e Thomas, distanti solo 14″. Tra gli uomini di classifica, comunque, non cambiano di molto i distacchi che vedono ancora tutto aperto. Ayuso è lontano soltanto 4″ dalla coppia sopracitata, e anche Vlasov si trova nelle vicinanze, a 7″. Molto bene anche Caruso, che chiude la tappa in nona posizione e che rimane a 12″ dall’austriaco e dal britannico. Giornataccia per i tifosi colombiani, che vedono Higuita accumulare più di 2′ dal vincitore, mentre Uran sprofonda a 11′, così come Ion Izagirre (Cofidis). Per tutti e tre, però, c’è l’attenuante della caduta che ha spezzato di netto il gruppo a metà.

Poche variazioni nella seconda tappa, che vede Dennis conservare la maglia di leader. I big della classifica generale arrivano, infatti, praticamente tutti insieme e le novità più grosse sono conseguenza di quanto successo ieri. Al momento della partenza arrivano le notizie del ritiro di Uran e della decisione della giuria di penalizzare Thomas di 20″ per un rifornimento non autorizzato negli ultimi venti chilometri di corsa. Il gallese si trova così al via con 34″ di ritardo dall’australiano. La terza tappa vede invece Dennis guadagnare quattro secondi di abbuono grazie al terzo posto in volata, ma senza vedere incrementato il proprio vantaggio sul secondo, che ora è Patrick Bevin (Israel-Premier Tech), vincitore della tappa. Anche la penultima frazione, che sulla carta avrebbe dovuto essere la più dura e selettiva, vede i big della classifica giungere quasi tutti assieme al traguardo di Zinal, dove a imporsi è Sergio Higuita. Il leader della generale Dennis cede solo 3″ nella volata finale, mantenendo quindi la maglia con 15″ di vantaggio su Ayuso e con 18″ su Vlasov, rispettivamente terzo e secondo di giornata. Tra gli altri uomini di classifica, quelli che perdono maggiormente terreno sono Caruso, che cede 38″ per un problema meccanico, e Thomas, che perde 1’20” assieme a Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech) e a Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert).

La prova contro il tempo conclusiva con arrivo in salita a Villars provoca grossi cambiamenti in classifica generale, che vede balzare al comando (e di conseguenza conquistare il successo finale) il russo Vlasov, vincitore anche della cronometro. La Maglia Verde Dennis, invece, cede ben 2’12” al corridore della Bora-hansgrohe, scivolando così addirittura in ottava posizione; sul podio finale salgono così Gino Mäder (Bahrain Victorious) e, piuttosto a sorpresa, Simon Geschke (Cofidis), che chiudono rispettivamente a 50″ e 55″ da Vlasov, superando Ayuso, quarto a 1’22” e O’Connor, quinto a 1’47”. Entrano in top ten Caruso, che recupera ben dodici posizioni concludendo al sesto posto, Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), che compie la stessa impresa terminando alle spalle del siciliano, ed Einer Rubio (Movistar), autore di un’ottima crono e in decima piazza finale alle spalle di Luke Plapp (Ineos Grenadiers).

Classifica Big Giro di Romandia 2022

1 VLASOV Aleksandr BORA – HANSGROHE 18:00:59
2 MÄDER Gino BAHRAIN VICTORIOUS +50
3 GESCHKE Simon COFIDIS +55
4 AYUSO PESQUERA Juan UAE TEAM EMIRATES +1:22
5 O’CONNOR Ben AG2R CITROEN TEAM +1:47
6 CARUSO Damiano BAHRAIN VICTORIOUS +1:51
7 KRUIJSWIJK Steven JUMBO-VISMA +1:52
8 DENNIS Rohan JUMBO-VISMA +1:54
9 PLAPP Lucas INEOS GRENADIERS +2:08
10 RUBIO REYES Einer Augusto MOVISTAR TEAM +2:13
11 CRAS Steff LOTTO SOUDAL +2:19
12 KUSS Sepp JUMBO-VISMA +2:40
13 PINOT Thibaut GROUPAMA – FDJ +2:54
14 POWLESS Neilson EF EDUCATION – EASYPOST +2:55
16 VERONA QUINTANILLA Carlos MOVISTAR TEAM +3:02
17 WOODS Michael ISRAEL – PREMIER TECH +3:14
19 THOMAS Geraint INEOS GRENADIERS +3:28
20 TEJADA CANACUE Harold Alfonso ASTANA QAZAQSTAN TEAM +4:06
21 HIRSCHI Marc UAE TEAM EMIRATES +4:26
24 HIGUITA GARCIA Sergio Andres BORA – HANSGROHE +4:54
29 FUGLSANG Jakob ISRAEL – PREMIER TECH +5:24
32 MEINTJES Louis INTERMARCHÉ – WANTY – GOBERT MATÉRIAUX +6:19
33 TAARAMÄE Rein INTERMARCHÉ – WANTY – GOBERT MATÉRIAUX +6:55
34 LEKNESSUND Andreas TEAM DSM +7:05
55 SCHACHMANN Maximilian BORA – HANSGROHE +20:42
61 JUNGELS Bob AG2R CITROEN TEAM +24:46
64 IZAGUIRRE INSAUSTI Ion COFIDIS +26:22
65 FROOME Chris ISRAEL – PREMIER TECH +27:15
91 CATTANEO Mattia QUICK-STEP ALPHA VINYL TEAM +45:08

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