Analisi Favoriti Giro delle Fiandre 2023: cresce l’attesa per un nuovo triello tra Pogacar, Van Aert e van der Poel

Tutto pronto per un Giro delle Fiandre 2023 davvero attesissimo. Tutti gli appassionati si aspettano per domenica 2 aprile una nuova emozionante puntata del triello tra Tadej Pogacar, Wout Van Aert e Mathieu van der Poel che ha già infiammato Milano – Sanremo e E3 Saxo Classic. Quella che prenderà il via da Bruges, che torna ad ospitare il via dopo sei edizioni, sarà quindi una Ronde che promette spettacolo con 19 muri e 6 settori di pavé che offriranno il terreno ideale per una battaglia che infiammerà il pubblico. Ancora una volta, potrebbe essere l’accoppiata composta da Oude Kwaremont e Paterberg a decretare chi taglierà per primo il traguardo di Oudenaarde per scrivere il proprio nome nell’albo d’oro dopo quello di Mathieu van der Poel, quest’anno, ovviamente, al via col dorsale numero uno.

Albo d’oro recente Giro delle Fiandre

2022 VAN DER POEL Mathieu
2021 ASGREEN Kasper
2020 VAN DER POEL Mathieu
2019 BETTIOL Alberto
2018 TERPSTRA Niki
2017 GILBERT Philippe
2016 SAGAN Peter
2015 KRISTOFF Alexander
2014 CANCELLARA Fabio
2013 CANCELLARA Fabio

Favoriti Giro delle Fiandre 2023

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Inutile girarci intorno, tutti si aspettano che il vincitore di questa edizione esca dall’atteso confronto tra i tre big. Nonostante un parterre ricco di specialisti delle classiche, se ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Oudenaarde dovesse essere un corridore diverso da loro, sarebbero in molti a rimanere sorpresi. Inutile nascondere anche che la squadra più forte sia senza dubbio la Jumbo – Visma che ha conquistato (o meglio dominato) tutte e cinque le corse fiamminghe fin qui disputate. Wout Van Aert, quindi, potrà contare su una squadra pronta a prendere in mano fin da subito la corsa e a mettergli a disposizione corridori di valore assoluto (nonostante l’assenza di Dylan van Baarle), che vestirebbero i gradi di capitano in qualsiasi altra compagine. A cominciare dall’uomo del momento, quel Christophe Laporte che con il successo di mercoledì alla Dwars Door Vlaanderen ha messo a tacere molte delle polemiche per l’arrivo in parata alla Gand – Wevelgem di domenica scorsa. Oltre al transalpino, che quest’anno si è confermato come corridore di primissimo piano per le classiche, da non sottovalutare la presenza di Tiesj Benoot, vincitore della Kuurne – Bruxelles – Kuurne e sul terzo gradino del podio alla Strade Bianche, il cui supporto sarà senz’altro prezioso per il proprio capitano. Dunque la formazione giallonera vorrà tenere sotto controllo la corsa per mettere Van Aert nelle condizioni migliori per poter raggiungere un successo solo sfiorato nel 2020. Il belga, però, ha dimostrato anche di essere perfettamente in grado di fare da solo, potendo anche contare sul suo ottimo spunto veloce in caso che fosse uno sprint, più o meno ristretto, a decidere l’esito della corsa.

Perciò l’obiettivo primario dei suoi rivali sarà, innanzitutto, quello di provare ad isolarlo. Questo, certamente, sarà l’intento di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che ci aspettiamo di vedere in all’attacco appena la strada tenderà all’insù sui muri, dal momento che, come ha dichiarato lui stesso, ha bisogno di arrivare da solo per vincere. Lo sloveno ha certamente fatto tesoro di alcuni errori commessi lo scorso anno alla sua prima partecipazione, nella quale comunque sorprese tutti alla suo debutto sulle pietre fiamminghe. Quest’anno ha preparato meticolosamente questo appuntamento, dove siamo certi che non si farà sorprendere e che proverà a scrollarsi di dosso gli avversari già lontano dal traguardo, come spesso ha fatto quando ha colto i suoi successi più belli. Da non sottovalutare, inoltre, il lavoro che svolgeranno Matteo Trentin e Tim Wellens, spesso preziosi nel preparare il terreno per i suoi attacchi.

Azioni offensive che proverà a lanciare anche Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), pur sapendo che potrà imporsi, come già fatto lo scorso anno e nel 2020, anche in volata. Il neerlandese è in grado di imporsi in molti modi, come ha ricordato con la sparata sul Poggio che gli ha consentito di conquistare la Milano-Sanremo, e seppure se sulla carta inferiore a Van Aert in volata, occorre ricordare che uno sprint dopo quasi trecento chilometri di muri e pavé fa spesso storia a sé. Di certo la sua condizione psicofisica appare ottimale in questo momento per andare a caccia della seconda Monumento consecutiva e di un tris riuscito finora solamente ad altri sei corridori (Buysse, Magni, Leman, Museeuw, Boonen, Cancellara). Al suo fianco un preziosissimo Søren Kragh Andersen, finora autore di un’ottima primavera come suo scudiero e al tempo stesso capace di centrare piazzamenti importanti.

Come già detto, nonostante tutti si aspettino che il nome del vincitore esca dal confronto tra i tre big sopracitati, non mancano di certo specialisti delle classiche che proveranno ad inserirsi nella lotta, magari sfruttando la possibilità di essere meno “marcati”. Tra questi certamente chi su questo podio ci è già salito lo scorso anno, ovvero quel Valentin Madouas (Groupama-FDJ) che proprio qui fu protagonista di una grandissima prestazione. Il transalpino, dopo qualche giornata non al top, ha colto alla E3 Saxo Classic un ottavo posto che fa ben sperare in vista di questa corsa. La formazione transalpina potrà contare, inoltre, su Stefan Küng, da tempo sempre tra i primi nelle Classiche del Nord. Anch’egli apparso pimpante alla E3, l’elvetico permetterà alla compagine francese di giocarsi più carte in una corsa dove potrebbe essere alla ribalta. Proverà, invece, a non perdere le ruote dei tre superfavoriti Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Il britannico aveva iniziato alla grande con la splendida vittoria alla Strade Bianche, poi, purtroppo, le conseguenze della caduta in cui era rimasto coinvolto alla Tirreno-Adriatico lo hanno costretto a stare lontano dalle corse fino a mercoledì scorso quando è ritornato alla Dwars Door Vlaanderen.

Vorrà, invece, provare ad invertire una rotta decisamente negativa la Soudal Quick-Step. Il Wolfpack che dominava sulle pietre del nord sembra essere un lontano ricordo in una primavera avara di risultati e prestazioni. Toccherà soprattutto a Julian Alaphilippe il compito di far tornare il sorriso sul volto di Patrick Lefevere in una corsa che lo vide protagonista nel 2020 quando fu l’impatto con una moto a metterlo ko quando era all’attacco insieme a Wout Van Aert e Mathieu van der Poel. Altre carte per la formazione belga saranno Kasper Asgreen, vincitore nel 2021, Yves Lampaert e Florian Sénéchal, tutti sinora apparsi piuttosto lontani dalla miglior condizione ma alla caccia di un acuto che potrebbe nobilitarne la stagione.

A caccia di riscatto anche Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), che, finora, non ha ancora trovato il colpo di pedale che aveva in questo periodo lo scorso anno. La sola vittoria di tappa ottenuta ad inizio stagione alla Volta a la Comunitat Valenciana è indubbiamente molto meno di quanto ci si aspettasse da lui, che ha ammesso di essersi alimentato male mercoledì alla Gand-Wevelgem, chiusa al penultimo posto. Alla sua prima partecipazione alla Ronde, il giovane eritreo vorrà provare certamente a lasciare il segno nel giorno del suo 23esimo compleanno.

Tra coloro che invece in questo inizio di campagna del Nord hanno mostrato una buona gamba ci sono sicuramente Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), Neilson Powless (EF Education – EasyPost) e Alexander Kristoff (Uno-X Pro Cycling). I primi due sono probabilmente i più attesi per provare qualche azione di disturbo rispetto ai tre tenori, provando a sfruttare le proprie caratteristiche al meglio in uno scacchiere tattico che sicuramente sarà molto limitato. Lo sloveno non è riuscito a ripetersi alla Milano-Sanremo, ma la sua primavera è una costante di piazzamenti e buone prestazioni, con l’unica eccezione della recente Gand-Wevelgem, in cui è stato ancora una volta fra i più attivi. Lo statunitense a sua volta ha dimostrato in questo inizio di stagione di avere una buona gamba e la giusta propensione all’azione, dimostrandosi alla Dwars Door Vlaanderen anche per la prima volta competitivo sul pavé e potrebbe sicuramente cercare di confermare il feeling con le Fiandre emerso al Mondiale 2021, chiuso in quinta posizione. Autore mercoledì di una splendida corsa all’attacco, il corridore norvegese è uno di quei duri a morire che nessuno vorrà portarsi appresso, perché sulle volate di resistenza ci ha costruito una carriera e questa corsa l’ha già vinta. La gamba non è quella dei giorni migliori, ma la sua intelligenza tattica lo rende sempre pericoloso.

Tra gli uomini che non bisognerà sottovalutare, a loro volta molto resistenti e decisamente veloci, ci sono anche Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Caleb Ewan (Lotto Dstny) e Michael Matthews (Team Jayco-AlUla). Il primo appare il più pericoloso al momento, dopo un ottimo inizio di stagione che lo ha visto quasi sempre nel vivo dell’azione, per poi cogliere numerosi piazzamenti nelle classiche disputate sinora, sempre affrontate con grande determinazione e non con l’attendismo dell’uomo veloce. Il folletto australiano potrebbe invece essere una delle sorprese di questa edizione dopo essersi ben comportato alla Gand-Wevelgem, ultimo ad arrendersi ai tre fenomeni quando hanno dato il via alla loro azione. Leader di una Lotto Dstny che proverà a smuovere le acque anche con Frederik Frison e Florian Vermeersch, non andrà sottovalutato. Incerte al momento le condizioni del suo connazionale, reduce da due settimane di stop per covid ma capace, al rientro mercoledì, di restare con il gruppetto degli inseguitori. Anche nel suo caso, meglio non darlo per morto troppo presto.

Tra i grandi saggi che proveranno ancora a lasciare il segno ci saranno ovviamente John Degenkolb (Team DSM), sinora poco efficace ma spesso presente, un Sep Vanmarcke (Israel-Premier Tech) che con il terzo posto alla Gand-Wevelgem si è rivisto ad alti livelli dopo tanto tempo, e quel Greg Van Avermaet (Ag2r Citroën) che su queste strade ha costruito gran parte della sua carriera, così come il compagno Oliver Naesen, anche se per entrambi questa primavera assomiglia più ad un autunno della carriera. Discorso simile per Peter Sagan (TotalEnergies), che in questa sua ultima annunciata apparizione al Nord è apparso sinora sempre molto lontano dai suoi livelli, lasciando il ruolo di leader ad un generoso, ma sinora raramente fortunato Anthony Turgis.

Possibili rivelazioni invece potrebbero arrivare da Alexis Renard (Cofidis), Krists Neilands (Israel-PremierTech), Kelland O’Brien (Team Jayco-AlUla) nonché la coppia Movistar composta da Oier Lakzano e Matteo Jorgenson, tra le rivelazioni di questa primavera al Nord grazie al loro piglio offensivo e generoso. Alla sua prima apparizione nella corsa, proverà a farsi notare anche Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën), agile scattista che sui muri ha mostrato indubbiamente grandi qualità. Occhio anche al trittico di luogotenenti Ineos Grenadiers composto da Jhonatan Narvaez, Magnus Sheffield e Ben Turner, che avendo in Pidcock il finalizzatore potrebbero essere sguinzagliati dalla media distanza per provare azioni di disturbo che a volte consentono di finire per giocarsi anche un risultato di prestigio.

In cerca di riscatto andranno invece Nils Politt (Bora-hansgrohe), Dylan Teuns (Israel-PremierTech), Ivan Garcia Cortina (Movistar), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e Zdenek Stybar (Team Jayco-AlUla) che in questo inizio di stagione, per un motivo o per l’altro, non sono riusciti a mettersi in evidenza come avrebbero voluto.

Borsino dei Favoriti Giro delle Fiandre 2023

***** Wout Van Aert
**** Tadej Pogacar, Mathieu van Der Poel
*** Christophe Laporte, Valentin Madouas, Mads Pedersen
** Julian Alaphilippe, Stefan Küng, Tom Pidcock, Neilson Powless
* Kasper Asgreen, Biniam Girmay, Matteo Jorgenson, Alexander Kristoff, Matej Mohorič

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