Giro delle Fiandre 2023, Wout Van Aert deluso ma pronto al riscatto: “Ero venuto per vincere, ora penso alla Roubaix”

Non è stato il Giro delle Fiandre 2023 che Wout Van Aert sognava. Arrivato alla seconda Monumento dell’anno forte delle prestazioni a E3 Saxo Classic e Gand – Wevelgem, il leader della Jumbo – Visma puntava ovviamente al successo della Ronde, ma è stato surclassato da Tadej Pogacar e Mathieu Van Der Poel, che hanno confermato in questo momento la loro superiorità rispetto al belga sugli strappi fiamminghi. Colpito anche dalla sfortuna con una caduta che lo ha costretto ad inseguire e che in qualche modo lo ha comunque inevitabilmente condizionato, alla fine ha chiuso in quarta posizione, battuto nella volata dei battuti, anche da Mads Pedersen.

Rimasto a lungo sul bus dopo la gara, il classe 1994 ha scelto di non commentare subito a caldo quanto successo, preferendo andare prima farsi una doccia e parlare con squadra e compagni. Una volta sceso dal pullman non ha nascosto la delusione con i giornalisti che lo aspettavano: “È stata una corsa molto caotica, con molte cadute. Ero venuto per vincere, ma non era destino. Sono deluso perché ero venuto qui per vincere. La forma non è male, ma questo non significa nulla ora”.

In un contesto in cui la squadra è stata criticata per non aver del tutto corrisposto alle aspettative, il leader della Jumbo-Visma assolve tattica e compagni: “La battaglia finale è iniziata prima di quanto ci aspettavamo. Inizialmente le cose sembravano mettersi bene per noi, con Nathan Van Hooydonck che si trovava in un gruppo pericoloso permettendoci di non dover forzare. Poi lo scontro diretto è iniziato prima di quanto ci aspettavamo e Pogacar e Van der Pool sono stati più forti”.

Dopo aver risposto ai primi attacchi di Pogacar, il belga si è dovuto arrendere all’offensiva del rivale di sempre sul Kruisberg: “Mi ha sorpreso quando è partito così forte in quel momento. Forse ero troppo concentrato su quel che doveva arrivare in seguito, ma comunque hanno parlato le gambe“. A quel punto la sconfitta era ormai certa per Van Aert, a prescindere se Van Hooydonck fosse stato fermato prima. “Per me la vittoria era già andata, se non ero stato in grado di seguire sul  Kruisberg non avrei potuto seguire neanche sul Vecchio Quaremont – ammette – Ho comunque cercato di ottenere il massimo e mi dispiace soprattutto non essere riuscito a salire sul podio, almeno i compagni se lo meritavano”.

Se la sconfitta alla Ronde brucia, resta ancora la Parigi – Roubaix per cercare di rialzarsi: “Ora volterò pagina. Devo riflettere ancora su come sono andate le cose, ma non mi nascondo. Domenica prossima ci proverò di nuovo”. Intanto, non mancano ovviamente le congratulazioni al vincitore: “Chapeau! Mi congratulo con Pogacar. Ha meritato di vincere”

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