Glasgow 2018, Pista: i risultati della quarta giornata

Il penultimo giorno dei Campionati Europei pista ci regala la conferma del talento di Letizia Paternoster, bronzo nell’Omnium in una competizione complessa, che è vissuta in una lotta senza esclusione di colpi tra due grandissime campionesse come Kiesten Wild e Katie Archibald, rispettivamente prima e seconda alla fine.

“Non posso credere di essere riuscita a vincere un bronzo in questa disciplina al primo anno nella categoria superiore. E’ per me un onore aver gareggiato contro campionesse come la Wild e la Archibald. Questa specialità mi è sempre piaciuta. Ho vinto il campionato del mondo juniores al secondo anno. Pensare di andare a medaglia appena arrivata nella categoria élite… non ci posso ancora credere.

Letizia nelle quattro prove dell’Omnium non mostra alcuna reverenza nei confronti delle grandi campionesse con le quali si trova a gareggiare. Quarta nello scratch, sesta nella tempo race, comincia la sua scalata con la prova ad eliminazione. Qui dimostra di non temere l’emozione. Legge perfettamente la gara e chiude al terzo posto, che la catapulta anche terza nella generale. Al via dell’ultima prova, la corsa a punti, l’olandese e la britannica appaiono troppo lontane, mentre la medaglia di bronzo sembra a portata di mano. Iportante è correre con saggezza ed attenzione.

Letizia da il meglio di sé: contende le prime volate alla Wild e alla Archibald, poi le lascia andare e si concentra sulle dirette inseguitrici. Si muove nel gruppo con sapienza e istinto della grande e porta a casa una medaglia che vale tanto e che a nostro avviso va accostata al bronzo dello scorso anno di Elisa Balsamo, altra grande interprete di questa specialità. Dino Salvoldi ha che di essere soddisfatto: “Questa volta abbiamo ritenuto giusto puntare al bronzo. Il percorso di qualificazione olimpica sarà molto lungo e partire bene è un primo passo. Abbiamo atlete che possono essere molto competitive anche nell’omnium. Sappiamo di dover fare ancora tanta fatica ed esperienza. Letizia è un talento tutto nostro, agonista esemplare. E’ molto felice per questa medaglia ed io e tutta la squadra lo siamo per lei!”

C’è un segreto oltre al suo naturale talento? “Amo correre in pista, amo correre in bici, lo faccio con grande passione”. E ci vuole anche la dedica per questa medaglia di spessore: “E’ per il mio allenatore Stefano che mi segue da sempre, per la Nazionale e per tutte le persone che lavorano, mi stanno vicino e lo fanno con il cuore perché i miei sogni si possano realizzare. Tra poco correrò l’Europeo U23 su pista dove tenteremo di difendere il titolo continentale conquistato con il quartetto. Poi, da quest’inverno lavorerà sulle prove di Coppa perché il mio sogno è Tokyo2020!”

500 metri – Sarà soddisfatto, Salvoldi, anche per il grande torneo dei 500 metri da fermo per la 21enne di Crema Miriam Vece. L’azzurra ha dato il meglio di se, segnando il record italiano nelle qualificazioni, 34”318, che gli è valso il sesto tempo e l’accesso in finale, dove ha corso praticamente sugli stessi tempi (34”329) e si è confermata al sesto posto. Si tratta di un ulteriore tassello verso la completa maturazione per questa ragazza che interpreta la specialità con grande dedizione.

Ha vinto la regina della velocità di questi Europei, la russa Daria Shmeleva, già oro nella velocità e nella velocità olimpica. Alle sue spalle si è classificata l’ucraina Olena Starikova; terza la campionessa del mondo Miriam Welte.

Madison – Settimo posto nel Madison per l’inedita coppia azzurra Michele Scartezzini e Francesco Lamon, in una gara dominata dai belgi Ghys e De Ketele. Il piazzamento e i 5 punti conquistati dagli azzurri non preoccupano Marco Villa, che anzi esprime soddisfazione: “Per Lamon e Scartezzini era la prima esperienza in una finale di 50 km. Abbiamo cercato di interpretarla senza uscirne traumatizzati e con un risultato e miglior punteggio possibili. Già in qualifica, in mattinata, è stata dedicata in prospettiva ranking olimpico. La Svizzera, per esempio, non ha passato le qualificazioni. Tutto sommato il settimo posto mi soddisfa. Logicamente mi aspetto ancora un miglioramento da loro come anche da Liam Bertazzo, che ha nelle corde anche questa specialità. Aspetto, naturalmente, anche Viviani e Consonni, sicuramente due che possono dire molto.”.

Velocità uomini – Nel torneo della velocità uomini lo squadrone olandese piazza due uomini nei primi quattro. Vince il titolo jeffrey Hoogland, che in due manche ha regolato il tedesco Stefan Botticher. Ci sono volute tre manche per eleggere il terzo: ancora un olandese, Harrie Lavreysen.

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