Giro d’Italia 2023, João Almeida determinato: “Mi sento bene, sono in condizione e arriverò pronto per la battaglia”

João Almeida è sicuro dei suoi mezzi in vista del Giro d’Italia 2023. Il portacolori della UAE Team Emirates non corre dalla Vuelta a Catalunya 2023, chiusa al terzo posto, ma sabato 6 maggio sarà in Abruzzo per il via della Corsa Rosa. Nel primo grande giro stagionale il portoghese dovrà vedersela proprio con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che lo hanno anticipato nella corsa catalana. Il portoghese, però, non sembra aver paura di nessuno e vuole provare a portarsi a casa la Maglia Rosa che nel 2020 indossò per quindici giorni.

“Mi sento bene, sono in condizione e arriverò al Giro fresco e pronto per la battaglia – ha dichiarato il classe 1998 a TopCycling – Ho preferito chiudere la preparazione con un blocco di allenamenti con poca usura. Le gare sono molto usuranti, mentre l’allenamento è più tranquillo […] Mi piace prepararmi così e vedremo al Giro come sarà andata”.

La prima parte di stagione, però, è stata contraddistinta da alcuni problemi di salute: “Ho iniziato bene la stagione a Maiorca nonostante il tempo fosse orribile. Sfortunatamente sono arrivato in Algarve e ho avuto un piccolo problema ad un ginocchio che ha complicato le cose in allenamento e ho dovuto fare un po’ di riposo […] Alla Tirreno il percorso non era così duro per testarmi nelle grandi montagne: l’unica volta che c’erano delle belle salite abbiamo avuto tanto vento contrario. Sono arrivato al Catalogna non troppo convinto in montagna; è stata la corsa di una settimana più dura che abbia mai fatto e sono stato sorpreso dalla mia condizione“.

Adesso però è tempo di pensare al primo GT stagionale: “Tatticamente dobbiamo pensare giorno per giorno. Potremmo provare ad essere aggressivi come alla Vuelta dell’anno scorso. Se non abbiamo avuto risultati è perché gli avversari erano più forti. Dobbiamo stare attenti perché anche Jumbo – Visma e Soudal-QuickStep avranno blocchi molto forti. Forse possiamo farli sfogare all’inizio e poi provare ad approfittare di una situazione che andrà a presentarsi”.

Il portoghese non è preoccupato neanche dalla convivenza con Jay Vine: “C’è una gerarchia abbastanza chiara: io sono il piano A. Capisco che lui voglia provare a fare la classifica generale e forse lo risparmieremo un po’, ma ci sarà un momento in cui, se necessario, non esiterò a chiedere ciò di cui ho bisogno. Con il proseguire della corsa le cose diventeranno più chiare”.

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