Giro d’Italia 2022, sfuma anche l’ultima occasione per Fernando Gaviria: “Un peccato non aver ottenuto nulla”

Fernando Gaviria non riesce a trovare il colpo di pedale giusto al Giro d’Italia 2022. Nel giorno in cui la UAE Team Emirates ha ricevuto la pessima notizia del ritiro di Joao Almeida, gran parte delle aspettative della squadra emiratiana erano riposte proprio nel velocista classe 1994. Eppure il corridore nativo di La Ceja in questa Corsa Rosa non riesce a centrare la vittoria, un po’ per bravura degli avversari, il solo Arnaud Demare (Groupama-FDJ) ha vinto tre tappe, e in parte per circostanze non favorevoli. Nella tappa di ieri (giovedì, ndr) una fuga magistralmente condotta dai quattro corridori coinvolti, tra i quali ha ben figurato il nostro Edoardo Affini, 2º al traguardo dietro Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), ha fatto sì che sfumasse anche l’ultima occasione per il colombiano. Giunto col resto del gruppo, l’ex corridore della Quick-Step ha affrontato la volata terminando nono al traguardo. Sono tuttavia molti i piazzamenti del 27enne, tra i quali spiccano i secondi posti a Messina e Reggio Emilia, che avevano fatto seguito al terzo nella tappa di Balatonfüred, .

“Oggi, dopo aver ricevuto la triste notizia dell’abbandono di João, ci siamo concentrati per poter raccogliere un successo – ha dichiarato Gaviria commentando con un certo rammarico la fatica del gruppo nel controllare e rimontare i quattro fuggitivi – Una fuga ben assortita ha preso un buon vantaggio, nonostante dietro si sia lavorato intensamente per neutralizzarla. Il ritmo è stato alto, ma abbiamo faticato a controllare i fuggitivi. E’ un peccato non aver ottenuto nulla, ma giornate come quella fanno parte del ciclismo”.

Per cercare di riscattarsi, il corridore sudamericano ha provato anche oggi ad inserirsi in fuga, ma la presenza di molti scalatori ha reso impossibile poter aspirare al successo. Gaviria ha così perso le ruote degli attaccanti sul Kolovrat. Si chiude dunque così senza vittorie la sua partecipazione alla Corsa Rosa.

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