Favoriti Giro d’Italia 2022, il percorso di avvicinamento dei big a confronto

Con il Giro d’Italia 2022 alle porte, andiamo a scoprire insieme come i big si sono preparati per il primo Grande Giro della stagione. Per tanti scalatori la Corsa Rosa è uno degli obiettivi principale dell’intera stagione, a cui arrivare al meglio della condizione. Mai come quest’anno, però, il gruppo ha dovuto fare i conti con vari problemi di salute che hanno costretto squadre e corridori a cambiare i loro piani: è il caso per esempio di Vincenzo Nibali, fermato dal Covid, e Giulio Ciccone, rallentato da una bronchite, ma anche di Richard Carapaz Tom Dumoulin, costretti ad interrompere più volte il loro programma di gare. Altri corridori, invece, si presenteranno alla partenza di Budapest venerdì 6 maggio convinti di aver fatto tutto quello che era nei loro piani, mettendosi più o meno in mostra con nelle varie corse.

Percorso di Avvicinamento big Giro d’Italia 2022

Uno dei grandi favoriti, Richard Carapaz (Ineos Genadiers) ha vissuto una primavera altalenante, con alcuni problemi di salute che lo hanno costretto a non finire alcune gare, ma anche con risultati importanti ottenuti nei 23 giorni di corsa disputati sin qui. Il vincitore del Giro 2019 ha iniziato in Francia la sua stagione, ritirandosi però sia dell’Etoile de Bessèges, per una caduta, che dal Tour de la Provece, perché positivo al Covid. Dopo essersi recato in Ecuador per disputare i campionati nazionali (vincendo per altro quello a cronometro), è venuto in Italia per prendere parte a Strade BiancheTirreno-Adriatico, dove è stato ancora una volta rallentato da problemi di salute. Il campione olimpico di Tokyo 2020 è, però, riuscito a vincere una tappa alla Volta Catalunya, chiudendo la corsa in seconda posizione. Da allora ha preferito prepararsi alla Corsa Rosa senza disputare altre gare.

Stesso numero di giorni di corsa per l’altro grande favorito, Joa Almeida (UAE Team Emirates), la cui stagione è stata una crescendo in termini di risultati. La sua stagione è iniziata, infatti, con il quinto posto all’UAE Tour, corso in appoggio al capitano Tadej Pogacar. Successivamente è arrivata una Parigi-Nizza in cui è stato rallentato da una caduta, ma che ha chiuso comunque all’ottavo posto. Il portoghese ha preso parte, poi, ad un’ultima corsa a tappe: la Volta Catalunya, dove è salito sul gradino più basso del podio ed ha conquistato anche una tappa. La sua ultima corsa è stato il Gp Indurain, che non ha concluso.

Chi, invece, arriverà a Budapest forte dei risultati ottenuti proprio a ridosso della Corsa Rosa è Simon Yates (BikeExchange – Jayco). Dopo un buon quinto posto alla Vuelta Andalucia, il britannico ha corso un’ottima Parigi – Nizza, chiusa al secondo posto e con una vittoria di tappa. Dopo una delutente Volta Catalunya, in cui si è ritirato dopo tre tappe, il nativo di Bury si è allenato ad Andorra, dove risiede, prima di prendere parte all’ultima corsa possibile prima del via del Giro: la Vuelta Asturias, dove ha vinto la prima e la terza tappa, mentre è andato in difficoltà nella seconda.

Anche Romain Bardet (DSM) arriva al Giro d’Italia sulle ali dell’entusiasmo di una vittoria recente. Dopo un nono e un dodicesimo posto ad UAE Tour Tirreno-Adriatico, il francese ha vinto il Tour of the Alps, classica corsa di preparazione al primo Grande Giro della stagione. Solo tre corse a tappe, quindi, nei primi mesi della stagione del transalpino, che poi non ha concluso la Liegi-Bastogne-Liegi, ma per nobili motivi (si è infatti fermato a soccorrere Julian Alaphilippe).

Un altro corridore che al Tour of the Alps ha convinto è senz’altro Pello Bilbao che però arriva al Giro con il ruolo di gregario di lusso. Lo spagnolo avrà in squadra Mikel Landa e dovrà, almeno in parte, lavorare per lui. Il classe 1990 ha disputato il maggior numero di giorni di corsa rispetto ai suoi rivali, 32, ben 10 in più rispetto a Richard Carapaz. Da inizio stagione, infatti, non si è fatto mancare quasi nessuna delle corse a tappe più importanti e, alla fine dei giochi, nella classifica generale è sempre entrato in top ten ad eccezione della Volta Valenciana, gara in cui ha debuttato. A chi piacciono i numeri, sui suoi può sicuramente divertirsi, ma attenzione perché i troppi giorni di gara potrebbero incidere negativamente nell’ultima settimana.

Restando in casa Bahrain Victorious troviamo Mikel Landa. Il basco ci riproverà dopo la sfortunatissima spedizione dello scorso anno, terminata dopo appena cinque tappe a causa di una brutta caduta. Le sue statistiche mostrano una condizione in crescita, con tre corse a tappe disputato sinora. La Vuelta Andalucia per rodare la gamba, conclusa senza alcun sussulto, una Tirreno – Adriatico in cui ha sopreso noi e anche lui stesso con una bellissima azione da protagonista nella tappa del Carpegna e, in conclusione, un Tour of the Alps al servizio di Pello Bilbao. Da segnalare anche la Liegi – Bastogne – Liegi di domenica scorsa in cui ha provato ad accendere la miccia con una serie di attacchi nelle fasi finali di gara.

Percorso inverso per Emanuel Buchmann che parte con una serie di corse d’un giorno e raccogliendo ottimi piazzamenti, per poi spegnersi nelle classifiche generali di Vuelta Andalucia, Tirreno – Adriatico e Giro dei Paesi Baschi. A parte un sesto posto nella prima corsa a tappe di stagione, il corridore della Bora – Hansgrohe non ha più brillato e la cosa un po’ preoccupa, anche se la formazione teutonica può contare sempre su Jay Hindley e Wilco Kelderman.

Qualche sprazzo e anche un bel po’ di sfortuna per Giulio Ciccone. Lo descriveremmo così il suo percorso di avvicinamento al Giro d’Italia. L’abruzzese è partito con un ottavo posto nella generale alla Volta Valenciana per poi veder crescere la condizione alla Tirreno – Adriatico dove però si è trovato a lottare con un Pogacar inarrivabile. La Volta Catalunya è stata l’ultima apparizione col numero sulla schiena perché poi è stato vittima di una bronchite che gli ha scombussolato i piani dell’intero mese di aprile. Il corridore della Trek – Segafredo ha dovuto rinunciare alle classiche delle Ardenne per incrementare il carico di lavoro in altura. Il traing camp in Spagna dovrebbe aver rimesso in condizione il classe 1994, che arriva a Budapest con l’incognita del ritmo gara.

Percorso tormentato anche per Tom Dumoulin. L’atleta della Jumbo – Visma è partito con un bel terzo posto nella cronometro dello UAE Tour, ma in salita non è mai arrivato tra i migliori. A complicare le cose c’è stato qualche malanno durante la Volta Catalunya salvo poi scoprire che si trattasse di covid. Il neerlandese, infatti, ha saltato un mese di corse, motivo per cui si presenta al via della Corsa Rosa con appena 12 giorni di attività. Le ultime due gare in terra olandese sono state abbastanza valide, ha chiuso sesto alla Volta Limburg e trentesimo in una Amstel Gold Race che non gli si addice per caratteristiche.

Ancora più tormentato il percorso di avvicinamento di Vincenzo Nibali, il quale è stato vittima non solo del covid ma anche dello streptococco. Una stagione che parte con un ritmo più che buono in Spagna alla Vuelta Valenciana e poi il botto. L’ondata di covid incastra anche lui, ma i problemi come già detto, si sono aggravati con uno streptococco che lo ha fatto finire anche al pronto soccorso. Per il rientro alle gare c’è voluta molta cautela, e, alla fine, nonostante la sfortuna, i suoi 18 giorni di corsa se li è fatti con una condizione che lascia ben sperare. Al Giro di Sicilia è tornato competitivo, ha sfiorato la vittoria a Caltanissetta e si è piazzato altrettanto bene nelle due tappe rimanenti. Buona anche la prova sull’Etna, nella tappa regina della corsa a tappe siciliana dove il corridore della Astana Qazaqstan ha chiuso quarto.

Arriva “illeso” da cadute o malattie, invece, l’altro leader di casa Astana Qazaqstan: Miguel Angel Lopez. Per il ventottenne, il rientro nella formazione kazaka dopo la parentesi Movistar, è stato senz’altro fondamentale in termini di prestazioni. Lo scalatore colombiano è partito forte alla Vuelta Andalucia dove ha sfiorato il successo ad Alcalà la Real, per poi rallentare alla Tirreno – Adriatico un mese dopo. L’accelerata è arrivata al Tour of the Alps poco più di una settimana fa, quando, sul Grossglockner, ha soffiato la vittoria sotto al naso a Thibaut Pinot. Con quella azione si è rivisto il vero Miguel Angel Lopez, e la speranza è quella di vederlo ripetersi in un Giro molto adatto a lui.

 

Calendario Favoriti Giro d’Italia 2022

Mese Giorno Corsa Almeida Bardet Bilbao Buchmann Carapaz Ciccone Dumoulin Kelderman Landa Lopez Nibali Yates
gennaio 26 Trofeo Calvia 9
28 Trofeo Serra 6
29 Trofeo Pollença 16
febbraio 2 – 6 Volta Valenciana 13 8 DNF 16
2 – 6 Etoile de Bessèges DNF
10 – 13 Tour de la Provence DNF
12 Vuelta a Murcia 45
14 Clasica Jaen 17
16 – 20 Vuelta Andalucia 15 32 3 5
18 CN Crono 1
20 CN In Linea 2
20 – 26 UAE Tour 5 9 3 41
26 Faun-Ardèche Classic
27 Drôme Classic 24
marzo 2 Trofeo Laigueglia 8 33
5 Strade Bianche 5 30 DNF
6 – 13 Parigi – Nizza 8 2 (1)
7 – 13 Tirreno – Adriatico 12 9 28 DNF 10 19 3 21
16 Milano – Torino 91 54
21 – 27 Volta Catalunya 3 (1) 2 (1) 54 DNF DNF
22 – 26 Settimana Coppi Bartali 11
27 GP Larciano 13
aprile 2 GP Indurain DNF 11 DNF
2 Volta Limburg 6
4 – 9 Giro Paesi Baschi 5 (1) DNF
10 Amstel Gold Race 30
12 – 15 Giro di Sicilia 4
18 – 22 Tour of the Alps 1 4 (1) 11 27 (1)
20 Freccia Vallone 34
24 Liegi-Bastogne-Liegi DNF DNF 42 30
29 – 1 Vuelta Asturias 18 (2)
Giorni di corsa 23 20 32 23 23 20 12 14 18 20 18 20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio