Giro d’Italia 2020, RCS Sport vorrebbe partire il 2 giugno (ma appare improbabile)

Il Giro d’Italia 2020 potrebbe partire il 2 giugno. O almeno questa sarebbe la nuova data scelta da RCS Sport secondo quanto riporta Het Nieuwsblad. Se dunque la settimana scorsa si parlava di una possibile partenza il 29 maggio come la prima data plausibile, ora l’organizzazione avrebbe slittato di una settimana nella speranza che ci possano essere le giuste condizioni (pur apparendo comunque molto difficile, vista la situazione ancora nel nostro paese). La scelta non sarebbe chiaramente casuale visto che si avrebbe una inconsueta partenza di martedì, ma partire nel giorno di festa nazionale, quel 2 giugno in cui al termine della Seconda Guerra Mondiale vi fu il referendum in favore della Repubblica sarebbe chiaramente un simbolo di ripartenza dopo il passaggio del coronavirus.

Le intenzioni dell’organizzatore dovranno tuttavia eventualmente passare al vaglio della Federciclismo e dell’UCI. In contesto globale in cui molti eventi continuano ad essere cancellati (tra i quali anche i Giochi di Tokyo 2020) sembra attualmente improbabile questo scenario, per quanto molto suggestivo, possa realizzarsi, anche considerando che malgrado ASO sembrerebbe intenzionata a correre regolarmente, anche il Tour de France, in partenza a fine giugno, appare a forte rischio. Per questo la Corsa Rosa, grazie anche alla cancellazione delle Olimpiadi, appare più probabile possa essere ricollocata a fine estate / inizio autunno, a seconda delle scelte che l’UCI vorrà attuare anche sulle corse già programmate.

Tra le possibilità vagliate da Aigle esiste l’opzione che i Mondiali vengano rinviati, lasciando così un margine nuovo dopo la Vuelta a España, che tuttavia potrebbe a sua volta essere rimandata per lasciare posto al #Giro103 nelle settimane che seguono la Grande Boucle. Tra le ipotesi più fantasiose invece i suggerimenti di alcuni corridori di correre un solo GT che riunisca i tre tradizionali, come rilanciato ieri da Matteo Trentin, oppure quanto suggerito da Brian Cookson di accorciare le tre corse a due settimane per dare spazio a più corse possibile.

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