Giro d’Italia 2020, David Lappartient: “Obiettivo comune è continuare il nostro sport, ogni individuo gioca ruolo importante”

David Lappartient conferma l’intenzione di voler portare a termine il Giro d’Italia 2020. Secco il no dell’UCI alla richiesta della EF Pro Cycling di anticipare di una settimana la conclusione della Corsa Rosa, con il presidente della federazione internazionale che difende le scelte e l’organizzazione di RCS Sport. Se Mauro Vegni e i suoi sono al centro di polemiche dopo le dichiarazioni di Jos Van Emden, che ha testimoniato di una bolla non rispettata in alcuni hotel, e di Thomas De Gendt, che ha espresso i timori del gruppo in questo #Giro103, da Aigle arriva una difesa dell’operato, in particolare per i test continui effettuati in questi giorni, che garantiscono un monitoraggio costante e dettagliato della salute della carovana.

“Gli organizzatori del Giro d’Italia, RCS, si sono impegnati ad attuare le misure per garantire la Bolla di gara, mentre ogni individuo gioca un ruolo importante nel rappresentare i principi fondamentali per la riduzione dei rischi (distanziamento sociale, usare le mascherine) – si legge nella risposta di Lappartient alla richiesta di Jonathan Vaughters – Con queste misure, confidiamo nella cooperazione di tutti nell’obiettivo comune di continuare il nostro sport nelle condizioni più sicure possibili. L’esito di queste misure sarà attentamente monitorato per tutta la continuazione dell’evento e per eventuali misure aggiuntive”.

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