Mondiali Fiandre 2021, Elisa Balsamo: “Un oro mondiale ti cambia la vita. Penso spesso ad Alex Zanardi”

La campionessa del mondo si racconta. Elisa Balsamo, fresca di maglia iridata conquistata sabato scorso nelle Fiandre, è stata intervistata dal Corriere della Sera, raccontandosi a 360°. L’atleta piemontese è partita dai suoi miti sportivi, confessando di pensare spesso alle condizioni di Alex Zanardi, fino all’amore per Davide Plebani, con il quale convive da due anni, e alle sua passioni, come la bici e il pianoforte, messo momentaneamente da parte fino al termine della carriera ciclistica. L’azzurra, poi, ha raccontato anche il successo di Lovanio, vedendolo come una rivincita nei confronti dei Giochi di Tokyo, dov’era stata condizionata da una doppia caduta, sia nella madison che nell’omnium.

“Gioia, sollievo, soddisfazione, un po’ di tutto – ha risposto alla domanda su cosa ci fosse nelle sue lacrime dopo l’arrivo di Lovanio –  C’erano, soprattutto, la ricompensa dei sacrifici e la rivincita dopo la cocente delusione delle Olimpiadi di Tokyo, dove non solo non sono salita sul podio ma nell’Omnium sono finita sotto le ruote di un’egiziana. Non è stato facile rialzarsi dopo il Giappone. Ma ogni cosa ha una sua logica: se ti comporti bene, se sei corretta, se ti impegni sempre al massimo, tutto ti torna indietro. Il mio oro lo dimostra. E adesso il pensiero di poter indossare la maglia iridata ogni giorno è la cosa che mi emoziona di più”.

Interrogata poi anche sullo stato del ciclismo femminile, lei che il prossimo anno passerà alla Trek-Segafredo, uno dei team più attenti all’uguaglianza di genere in questo sport, si è detta pronta anche a diventare il volto del movimento in tv, qualora glielo chiedessero e fosse compatibile con gli allenamenti: “ Un oro mondiale cambia la vita? Credo di sì. Il ciclismo femminile sta facendo passi da gigante, la chiave di tutto è l’attenzione mediatica: le gare in diretta tv attirano gli sponsor, che sono disposti a investire di più. Certo la distanza con i maschi è ancora netta, ma dall’anno prossimo correrò in una squadra, la Trek-Segafredo, che non fa differenza tra uomini e donne in quanto a organizzazione e materiali. La TV? Sì certo, se mi invitassero ci andrei. Prima di tutto vengono la preparazione, il recupero e gli allenamenti ma con i modi e i tempi giusti mi piacerebbe poter fare pubblicità al ciclismo di noi ragazze”.

 

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