I Volti Nuovi del Gruppo, Leonardo Tortomasi: “Cresciuto con il poster di Visconti, le corse in Italia hanno un fascino particolare”

A 26 anni Leonardo Tortomasi avrà la sua meritata possibilità nel mondo dei professionisti. Il classe ’94 ha firmato un contratto con la Vini Zabù – KTM, formazione Professional italiana che ha deciso di puntare su di lui dopo i tanti buoni risultati ottenuti tra i dilettanti. Il siciliano, protagonista odierno della nostra rubrica I Volti Nuovi del Gruppo, è cresciuto ciclisticamente in Toscana, dove ha corso a Massa Carrara da juniores e nella Maltiniti di Empoli per tre anni da dilettante. Nel 2018 ha conquistato la Valle Aretine e il Criterium de Monaco, due importanti competizioni dilettantistiche che hanno portato l’attenzione dei professionisti su di lui. Tanto da ricevere, lo scorso autunno, la chiamata che gli ha permesso di entrare ufficialmente nel gruppo, tra l’altro in un team che ha ricevuto l’invito al Giro d’Italia 2020. La redazione di SpazioCiclismo lo ha intervistato in esclusiva.

Descriviti ai nostri lettori: che tipo di corridore sei?
In genere vado bene in salita, quindi mi definirei senza dubbio uno scalatore.

Come ti sei avvicinato al mondo del ciclismo?
Quando ero piccolo guardavo sempre la bici di mio padre di quando correva, ma ero troppo piccolo per arrivare ai pedali. Un giorno mio padre se ne accorse e mi regalò la mia prima bici: ero il bambino più felice del mondo.

Com’è stato il tuo primo impatto con il professionismo?
Sicuramente molto emozionante, qualunque cosa qui mi sembra del tutto nuova. Mi ha stupito la professionalità dello staff, perché non è facile organizzare qualsiasi cosa in tempi molto ristretti. Per quanto riguarda le corse poi vedremo, il mio debutto sarà tra pochi giorni in Malesia, al Tour de Langkawi.

Per il resto qual è il tuo programma corse?
Dipende da come uscirò da questo giro a livello di condizione. In base a questo imposteremo il calendario con più precisione.

Che obiettivi ti poni per questa stagione?
Sicuramente di fare più esperienza possibile. Poi vorrei riuscire a essere d’aiuto alla squadra in qualsiasi momento dovesse avere bisogno di me.

Ma sai già quale sarà il tuo ruolo all’interno della squadra?
Avrò il ruolo di supportare chi ha più esperienza di me, che ha più possibilità di concludere con un buon risultato per la squadra.

Speri di partecipare al Giro d’Italia 2020, a cui la tua Vini Zabù-KTM parteciperà su invito?
No, personalmente non credo che la partecipazione al Giro d’Italia sia un obiettivo raggiungibile per questa stagione, non ci punto. Certo, sarebbe un sogno per qualsiasi italiano riuscire a essere al via della corsa rosa.

Quali sono stati i momenti migliori della tua carriera finora? E quale il peggiore?
I momenti migliori sicuramente sono stati le vittorie che ho ottenuto negli anni, mentre il peggior periodo è stato diversi anni fa. Dopo una brutta delusione personale ho anche pensato di smettere.

Quali sono le tue corse preferite?
Credo che le corse siano tutte belle, ma quelle in Italia hanno un fascino particolare.

Nato siciliano, cresciuto ciclisticamente in Toscana. Il tuo percorso ricorda quello di Nibali… Per te è stato un esempio?
Di sicuro Nibali è un grandissimo campione, ma io sono sempre cresciuto con l’immagine di Visconti attaccata sull’armadio di casa. E ora è il mio compagno di squadra…

Hai avuto modo di parlarci? Ti ha detto qualcosa di particolare, che ti è rimasto impresso?
Giovanni oltre a essere il nostro capitano è nostro amico. Con lui ridiamo, scherziamo e ci confrontiamo un po’ su tutto. Per noi è bello apprendere cose nuove e ascoltare i suoi consigli.

Pensi che i risultati ottenuti dai siciliani, Nibali, Visconti e Caruso tra gli altri, stiano portando sempre più attenzione nei confronti del ciclismo sull’isola?
Sì, per i ragazzini che iniziano adesso il loro percorso avere come punto di riferimento campioni del genere che vengono dalla Sicilia è senza dubbio uno stimolo in più.

C’è qualcuno con cui hai legato in particolare in squadra?
Tutti noi ragazzi siamo molto uniti, stiamo costruendo un bel gruppo ed è questa una delle nostre forze in più.

Chi era il tuo idolo da ragazzino?
Contador aveva un modo unico di correre in bici. Poi, appunto, ho la fortuna di avere l’altro in squadra, Visconti.

Hai qualche altro corridore di riferimento nel gruppo attuale?
Alejandro Valverde. Non molla mai, è un ottimo riferimento.

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